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Pescara, 24/07/2024
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Data: 16/05/2017
Testata giornalistica: Corriere Quotidiano
Trasporti. Non tutto quello che luccica è oro. La differenza che passa tra leggere e capire. Concetto facile ma non per tutti di Mauro D'Agostino

Capisco la difesa ad oltranza di quanti appartengono ad una categoria, purtroppo non nobile nè men che meno, acculturati; capisco come ci si possa sentire quando si è punti nel vivo, quando una persona, senza nessun tipo di titolo, riesce a d esprimere il proprio punto di vista, riesce a trasformare in parole quanto vede quotidianamente.
Egregi signori, e dico a voi pochi, e preciso solo a pochi, raccomandati della vecchia e dalla nuova politica, avete lasciato i campi e i relativi attrezzi, per tenere in mano un volante senza passare attraverso la disinfestazione dall'ignoranza e della stupida presunzione di chi crede di saper leggere ed anche capire quello che si legge.
Si proprio a voi, seppure sparuta minoranza di quei tanti dignitosi lavoratori, autisti ed altro personale, che coscienziosamente e professionalmente fanno il loro lavoro;
Voi che con la vostra stupida arroganza, col il vostro eccesso di egocentrismo indifferente, con la brama di ostinati quanto inutili tentativi di causare, attraverso parole semplici e volgari, umiliazione altrui, a voi, che nulla avete a che fare con la dignità, l'etica, la professionalità e la buona educazione, riuscite ad infangare una intera categoria, a voi, piccolo insignificante gruppetto è rivolta questa mia considerazione. Ma di cosa mai parlate? Ma in che mondo vivete? o davvero siete convinti che solo e soltanto guidando un grande mezzo siete dei grandi personaggi?
Mi dispiace davvero deludervi. Non è così. Siete piccoli, ma tanto piccoli da essere invisibili se scendete dai vostri grandi mezzi.
I vostri capi, politicizzati anch'essi, convivono con la mediocrità di quanti non possono reagire per non dispiacere a chi conta davvero.
Basta chiedere in giro: agli utenti, agli automobilisti, agli studenti per avere una corretta e veritiera idea di cosa siete.
Il rammarico nostro, e di molti altri, è quello che per colpa di pochi una intera categoria viene coinvolta in una critica più che giusta.
C'è chi mi chiede dove e quando ho visto cose ignobili. Rispondo che privatamente posso fare nomi, cognomi, luoghi, giorno ed ora in cui si sono verificate episodi indicibili, pubblicamente vorrebbe dire mettere in serio pericolo il posto di lavoro di gente, che se pur immeritatamente ed indegnamente riportano un "tozzo di pane" per le proprie famiglie.
Credo superfluo, ma necessario per chi non sa capire quello che si legge, che quanto ho scritto ora e nei giorni scorsi, non è un attacco ad una categoria, ma solo una denuncia nei confronti di coloro che si rendono pericolosi alla guida di mezzi che ospitano diverse persone. Evidente che è la paglia a prendere facilmente fuoco e non il ferro. Essere l'uno o l'altro non è una mia decisione, ma un proprio status.

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