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Data: 16/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Da treni e binari troppo rumore, Rfi citata per danni

FRANCAVILLA Convogli che in fase di frenata producono uno stridio prolungato ed assordante che, nel caso dei treni merci, generalmente più vecchi e lunghi rispetto ai treni passeggeri, è di un'intensità maggiore. Ma anche treni che, non dovendosi fermare in stazione, sfrecciano a tutta velocità, provocando uno sferragliamento che per la notevole intensità, viene sentito anche a finestre chiuse. E poi c'è il suono di avvertimento che i conducenti dei convogli sono soliti attivare in prossimità della stazione per segnalare il transito e che genera un disturbo improvviso, dovuto all'energia sonora elevatissima, provocando così anche un forte spavento in chi è da anni è costretto a subire tale situazione. Tutto ciò si ripete giorno e notte, e d'estate costringe a tenere le finestre chiuse e condizionatori accesi. Accade a Francavilla al Mare da dove, curata dall'avvocato Vittorio Ruggieri del Codacons, parte un'azione giudiziaria pilota contro l'inquinamento acustico nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana. E' stata una donna, la cui abitazione è a pochi metri di distanza dalla stazione, a rivolgersi all'avv. Ruggieri il quale ha citato Rfi davanti al Giudice di pace di Chieti per il prossimo 7 giugno: i danni patiti a causa delle immissioni acustiche sono stati quantificati in cinquemila euro. E qualora, come richiesto nella citazione, venisse dichiarata la responsabilità di Rete Ferroviaria Italiana circa il superamento della normale tollerabilità delle immissioni rumorose provenienti dalla ferrovia, si aprirebbe un fronte enorme. Nel caso che si discuterà dinanzi al giudice fra poche settimane, il rumore provocato dal transito del treno è di una intensità tale da costringere la donna ad interrompere ogni attività quotidiana come, ad esempio, una conversazione o guardare la televisione, sino al punto di doversi tappare le orecchie con le mani. Nonostante le numerose segnalazioni, finora Rfi non ha mai installato in quel tratto di linea ferrata, barriere fonoassorbenti o altri accorgimenti. Ma i cittadini non sono più disposti a tollerare i rumori.

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