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Data: 18/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Manovrina, gli emendamenti al voto. Mdp: «Noi fuori se tornano i voucher»

ROMA Da oggi in commissione Bilancio della Camera si inizia a votare sugli emendamenti al decreto legge che contiene la correzione dei conti per il 2017 e molte altre misure. Come di consueto le forze politiche hanno individuato circa 700 emendamenti sui quali sarà effettivamente possibile esprimere il voto, visti i tempi: i cosiddetti segnalati. Ma alla vigilia esplode anche una grana tutta politica: Articolo 1-Mdp, la formazione nata dalla scissione del Pd, ha minacciato di non votare il provvedimento e implicitamente di lasciare la maggioranza se tra le proposte di modifica dovessero passare anche quelle che vogliono reinserire i voucher cancellati dal governo a seguito del referendum voluto dalla Cgil.

LA ROTTAMAZIONE «Per noi è dirimente, per sostenere le nostre ragioni di permanenza in maggioranza, che nella manovrina fatta per correggere i conti pubblici non si facciano entrare dalla finestra gli stessi voucher che hanno fatto uscire dalla porta» ha detto il capogruppo Francesco Laforgia. Sono molti gli emendamenti che cercano in qualche modo di riempire il vuoto legislativo che si è creato in seguito alla decisione dell'esecutivo Gentiloni di evitare a qualsiasi costo la consultazione popolare. Alcuni puntano ad una replica del meccanismo precedente pur se con alcune limitazioni, altre, come il libretto a cui pensa Cesare Damiano del Pd vogliono invece riservare questa modalità di compenso dei lavori occasionali alle sole famiglie, per lavoretti come le ripetizioni o i servizi domestici. Un altro tema è che aleggia sui lavori della commissione è la possibile riapertura della definizione agevolata, più nota come rottamazione delle cartelle esattoriali. L'operazione, che permetteva di regolarizzare i vecchi debiti fiscali risparmiando su sanzioni e interessi, è terminata il 21 aprile. Ci sono varie proposte che prevedono di riaprire i termini, compresa quella presentata da Enrico Zanetti; alcune ampliano il numero delle rate che nella versione originaria erano al massimo cinque. La rottamazione bis è tecnicamente possibile e il governo per ora non la ha esclusa. Certo ci sarebbero una serie di aspetti tecnici da risolvere, mentre Equitalia è impegnata per recapitare agli interessati (entro il 15 giugno) il dettaglio dei pagamenti: ad esempio il trattamento da riservare a chi ha già aderito, in caso di condizioni più favorevoli.

I RIMBORSI IVA Altri capitoli di una certa importanza su cui si concentrano gli emendamenti sono i rimborsi Iva, che molti deputati vogliono accelerare portandoli da trimestrali e mensili (per compensare gli oneri sulle imprese derivanti dal meccanismo dello split paymen) e il finanziamento delle Province: su quest'ultimo punto 33 deputati del Pd chiedono di raddoppiare i fondi per quest'anno (da 110 a 220 milioni) e di portare da 80 a 480 milioni gli stanziamenti a decorrere dal 2018.

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