In fondo, qualcuno che gli dica, perlomeno, che davanti al presidente della repubblica non si porta la giacca sbottonata o non si sta seduti a gambe larghe e non ci si presenta con le buste con i regali, ci voleva proprio. Ma questa volta il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso punta in alto: assumerà a brevissimo un addetto al cerimoniale.

Marzio Maria Cimini, project manager presso Pomilio blumm secondo la descrizione che fa di se stesso sul proprio profilo Facebook, ben presto si insedierà negli uffici della Regione per insegnare le buone maniere al governatore. Ma anche come ci si comporta davanti a un prefetto, a un ministro, al presidente della repubblica, chi entra per primo e soprattutto chi porge la mano. Speriamo che gli insegni anche che non si impongono le mani sulle spalle o sulle braccia di chicchessia. Insomma Marzio Maria Cimini, ragazzo elegante e raffinato, brillante ed eclettico, esperto di tutto ma soprattutto di arte e di cucina borbonica (sembra che delizi gli amici con piatti succulenti), appassionato della serie televisiva “Un posto al sole” (raccontano che non se ne perde una puntata), molto amico del capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Pescara Marco Presutti con cui recentemente ha condiviso conferenze su Benedetto Croce e presentazioni di libri, è pronto al grande salto.

Pare che abbia ammaliato Luciano D’Alfonso che appena lo ha conosciuto, nonostante avesse avuto con lui uno scontro su Facebook a proposito della nomina della direttrice di una biblioteca a Teramo, gli ha ritagliato un incarico su misura.
Certo, per i cerimoniali occorre aver fatto corsi e Marzio Maria Cimini sicuramente li avrà fatti.

Con lui si annunciano altre new entry nello staff della Regione: perso Gianluca Baldini, confinato negli uffici della Provincia a fare cosa non si sa, è pronta ad entrare nel gruppo del “Soggetto aggregatore” Manuela Rosati, moglie di un altro fedelissimo di D’Alfonso, l’ex assessore del Comune di Penne Giancarlo Malachi.
ps: e chi più ne ha più ne metta (sempre).