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Data: 18/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alitalia, via alla vendita offerte entro il 5 giugno

ROMA Per Alitalia la strada è tracciata e il suo futuro verrà deciso - ora è ufficiale - al massimo entro sei mesi. Per lunedì 5 giugno dovranno infatti arrivare le manifestazioni di interesse degli investitori. Un primo approccio al dossier, è scritto nel bando di vendita predisposto dal commissario Enrico Laghi e pubblicato ieri, in cui i potenziali nuovi partner devono indicare prioritariamente quale soluzione, ovvero «indirizzo», proporre per risolvere la crisi Alitalia: 1) ristrutturazione economica e finanziaria, 2) acquisto dell'azienda nel suo complesso, 3) acquisizione di complessi di beni e contratti, vale a dire l'opzione spezzatino.
In ognuno dei tre casi deve essere prevista «la prosecuzione dell'esercizio dell'impresa stessa». Ma potranno arrivare sul tavolo «proposte anche per più di un indirizzo». Come dire che un soggetto, o una cordata, potrà avanzare una «proposta di ristrutturazione», ma anche di solo «acquisto di beni». Dopodiché, verificati «i requisiti chiesti nel bando», i commissari invieranno «una lettera di procedura che fisserà i termini, le modalità e i contenuti delle proposte non vincolanti», è scritto nelle 8 pagine di documento.
A quel punto scatterà contestualmente l'accesso alla data room. Ma già entro fine luglio sono attese le offerte non vincolanti. La sfida è averle sul tavolo già a ottobre. Questo non c'è scritto nel bando, che ha l'obiettivo di non legare le mani ai tre commissari (Luigi Gubitosi, Laghi e Stefano Paleari). Ma l'obiettivo è nei fatti, visto che «le fasi procedurali» saranno da «espletare entro sei mesi» dalla concessione del prestito ponte, quindi entro il 2 novembre. E questo perché l'eventuale via libera Ue alla proroga del finanziamento è legato allo stadio di avanzamento dei lavori sulla vendita di Alitalia.
Per il resto, tutti i dettagli del bando di vendita confermano una procedura volutamente a maglie larghe, a partire dalla possibilità di rimpolpare le eventuali cordate, con imprese industriali o finanziarie in corso d'opera, prima della chiusura del procedimento e «secondo termini e modalità che saranno comunicati nelle ulteriori fasi della procedura». Dunque, massima flessibilità. L'unico vero paletto del dossier sembra la trasparenza. «Non saranno prese in considerazione manifestazioni di interesse pervenute da soggetti che siano privi dei requisiti minimi di onorabilità e affidabilità, ovvero siano presentati da intermediari, società fiduciarie o comunque in forma tale da non rendere identificabile il soggetto istante». Scontato il fatto che non siano ammesse alla procedura imprese che «si siano trovate nei dodici mesi precedenti o si trovino oggi, in stato di liquidazione, o in una delle situazioni di cui all'art. 2446 e 2447 del codice civile» (cioè con riduzione per perdite di oltre un terzo del capitale o riduzione del capitale al di sotto dei limiti di legge). Nello stesso modo sono escluse imprese che «siano state sottoposte, nei dodici mesi precedenti, a procedure concorsuali o a qualunque altra procedura che ne denoti lo stato di insolvenza, lo stato di crisi, la cessazione dell'attività o l'assoggettamento a gestione coattiva».
Infine c'è lo stop alle società che «siano state assoggettate al divieto di contrarre con la pubblica amministrazione» o che nei loro consigli figurino amministratori «soggetti a condanna definitiva o decreto penale di condanna o sentenza di applicazione della pena».

I PASSAGGI Più in generale, invece, possono presentarsi al tavolo «imprese individuali o in forma societaria di qualsiasi nazionalità, sia singolarmente che in forma congiunta con altre imprese individuali o in forma societaria (le cordate) - si legge nel documento - in possesso della necessaria idoneità e competenza a elaborare le proposte in ragione dell'attività svolta e/o esperienza maturata e/o capacità finanziaria».
La seconda fase prevede l'apertura della data room con i conti di Alitalia. Dati sensibili che saranno analizzati nei dettagli per capire l'appetibilità del vettore tricolore. Ed entro la fine di luglio i commissari si attendono l'arrivo delle proposte non vincolanti da parte degli interessati.
Di certo prima della fine di agosto i commissari avranno un quadro più chiaro e potranno definire il piano dell'amministrazione straordinaria, spingendo o meno sui tagli. Poi, a fine estate partirà lo scatto finale con la valutazione da parte dei commissari degli impegni ritenuti più interessanti. Saranno sempre Gubitosi, Laghi e Paleari, d'accordo con i ministri di riferimento, a decidere chi ha messo sul tavolo più garanzie per la compagnia e per i dipendenti.
Intanto ieri Gubitosi ha incontrato i principali operatori del turismo (tra cui l'Associazione dei Tour Operator italiani, Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo) per ribadire la piena operatività di Alitalia. E dunque per blindare il più possibile, oltre a quelle estive, anche le prenotazioni invernali.

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