Il tesoretto dei 10 milioni di euro del Masterplan liberati dalla rinuncia alla realizzazione della cabinovia dell'università ha suscitato in città una ridda di polemiche, di possibili interventi e di soluzioni alternative. Come ad esempio quella dell'Ordine degli Architetti che la butta sul verde proponendo difatti un percorso ciclopedonale che colleghi il centro di Teramo a Coste Sant'Agostino, con tanto di parcheggio di interscambio (San Gabriele), generando oltremodo stili di vita più sani. Tutto ciò con solo una parte del finanziamento totale, quindi anche risparmiando. Nell'idea dell'Ordine la ciclopedonale dovrebbe toccare anche la mensa che potrebbe essere riconvertita ad usi didattici o complementari, una scelta che si innesterebbe, dandogli anche maggior senso specifico, con un progetto già esistente dell'Adsu, il Bike 2 Study, che va a favorire gli spostamenti degli studenti tra i vari plessi con mezzi alternativi all'auto. Oltretutto si completerebbe con la nuova ciclovia Teramo-Giulianova che la Provincia ha candidato alfinanziamento all'interno del progetto Bike to Coast and Inside del Masterplan Abruzzo: l'opera dovrebbe realizzarsi entro due-tre anni, facendo di Teramo una città proiettata verso le due ruote in una contesto sempre più ambientale. Il Presidente dell'Ordine, Giustino Vallese, ha le idee ben chiare: Il progetto da sviluppare con il Comune di Teramo, la Provincia e l'Università, oltre ad altri partner istituzionali e, magari, privati - ha dichiarato - prevede la realizzazione di un percorso che, partendo dal Parco Fluviale del Tordino-Vezzola, nella zona sottostante via Nicola Dati, ricalchi un sentiero esistente fino ad incontrare i padiglioni dell'attuale campus. I terreni circostanti il percorso potrebbero essere attrezzati come continuazione del parco fluviale, prevedendo un percorso-salute, aree di sosta, piccole strutture di supporto, ecc.. A detta di Vallese la strada ciclo-pedonale sarebbe facilmente percorribile a piedi (tempo di percorrenza stimato centro-università 15 minuti circa) o con la bicicletta, anche a pedalata assistita (diminuendo i tempi di percorrenza), favorendo così sia il raggiungimento dell'Università (e del quartiere Colleparco) che stili di vita più sani, oltre a regalare alla città un nuovo spazio verde. La proposta progettuale, comunica l'Ordine degli Architetti, prevede, a completamento del percorso, la realizzazione di un ponticello che attraversi il Vezzola, e il collegamento, attraverso la pista già esistente nel parco fluviale, con il parcheggio San Gabriele, che diventerebbe un punto di interscambio auto-bicicletta. Ma sul tesoretto dei 10 milioni di euro pende anche la proposta della Provincia che ha già chiesto che la somma rimanga intatta sul territorio facendo sua la delibera con la quale la Giunta regionale rimodula il finanziamento (249 del 9 maggio 2017). Il presidente Renzo Di Sabatino chiede che la somma venga spesa per migliorare la tratta ferroviaria TeramoGiulianova, per delocalizzazione della centrale Enel della Cona; per la Torre del Parco del Cerrano; per lo svincolo della pedemontana in direzione Vibrata; e per gli impianti sciistici di Prati di Tivo, Prato Selva e Monte Piselli. Di Sabatino premette che con le criticità causate dal susseguirsi di eventi calamitosi anche la manutenzione è un'opera di straordinaria rilevanza strategica, dunque in prima battuta chiediamo la destinazione di tutta la somma alla viabilità provinciale. In caso contrario, abbiamo seguito le aree tematiche individuate dalla rimodulazione, tutte esigenze rilevate e concrete con progetti facilmente cantierabili.