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Data: 20/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Monetine, sì all'addio Trattativa sui voucher

ROMA Stop al conio delle monetine da 1 e 2 centesimi, ok alla webtax, via libera al taglio del 30% del numero di slot machine presenti sul territorio, no alla riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle. Ancora nulla di definito invece per la cosiddetta tassa Airbnb, quella che prevede che gli intermediari degli affitti brevi facciano da sostituto di imposta. Caos totale sulle nuove norme per regolamentare il lavoro occasionale, diventato terra di nessuno con l'abolizione dei voucher. Da lunedì la commissione Bilancio della Camera inizierà a votare gli emendamenti alla manovra con l'intenzione di chiudere a fine settimana, ma restano ancora molti i nodi da sciogliere.

IL BRACCIO DI FERRO A partire dai voucher, argomento diventato oggetto di un vero e proprio braccio di ferro all'interno della maggioranza tra Mdp (gli scissionisti del Pd) e Ap (alfaniani). I primi minacciano di non dare più il loro sostegno al governo se dovesse passare una soluzione che consenta il lavoro occasionale non solo alle famiglie ma anche alle imprese, per quanto piccole. Gli altri ricordano che sulla questione c'è già un impegno preso dalla stesso governo e spingono affinché anche per le aziende, con una serie di paletti e limiti, ritorni la possibilità di utilizzare lavoratori occasionali. Far quadrare il cerchio per il governo non è semplice: anche l'idea circolata del doppio tetto per le aziende (massimo 5 dipendenti e un plafond annuale complessivo di 5.000 euro ad azienda) non convince del tutto, perché rischia di scontentare il fronte di quelli che di aziende non vogliono proprio sentire parlare e anche quello opposto che ritiene eccessivamente limitativo il tetto dei 5 dipendenti. Nel frattempo dalla Cgil (promotrice del referendum, evitato all'ultimo momento proprio con la decisione di abolire i voucher) stanno già lanciando fuochi e fiamme: «Il governo abbia il coraggio di andare avanti sulla strada della soppressione. Dia parere negativo agli emendamenti parlamentari e non ne presenti di suoi» intima la leader Susanna Camusso.

GLI ARROTONDAMENTI Nessun problema invece per l'addio alle monetine da 1 e 2 cents: il governo è d'accordo con la proposta presentata dal Pd che prevede la sospensione dell'emissione delle monetine dal primo gennaio 2018. Troppo costoso il conio: secondo il firmatario della proposta Sergio Boccadutri «ammonterebbero a 4,5 centesimi per ogni moneta da 1 cents; a 5,2 centesimi per ciascuna moneta da due centesimi». Non produrle più, spiega il deputato, varrebbe un risparmio di circa «20 milioni l'anno». Che succederà a quelle in circolazione (circa sei miliardi di pezzi)? Potranno ancora essere usate, anche se con il passare degli anni diventeranno sempre più merce rara. Il che - si suppone - porterà i produttori ad arrotondare. Per evitare che questo comporti uno svantaggio per il consumatore, si sta pensando all'introduzione della possibilità di arrotondare solo sullo scontrino totale se si paga cash, lasciando il prezzo senza arrotondamenti per chi paga con moneta elettronica.

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