ROMA Dal prossimo settembre 12 vaccini saranno obbligatori per tutti i ragazzi fino a 16 anni. I bambini piccolissimi non vaccinati non potranno essere iscritti agli asili nido o alle materne. Quelli oltre i 6 anni, se non in regola, potranno frequentare la scuola ma per le loro famiglie scatteranno multe micidiali fino a 7.500 euro. Non solo. Mamme e papà dei minori non vaccinati saranno segnalati alle Asl che li richiameranno e segnaleranno il caso al Tribunale dei minori che, ovviamente nei casi più estremi di pericolosità conclamata, potrebbe sospendere o togliere loro la patria potestà. I soli bambini che potranno non vaccinarsi saranno quelli per i quali i medici certificheranno eventuali rischi per la salute personale. Questi bambini saranno inseriti in classi dove tutti gli altri bimbi sono vaccinati.
Le 12 vaccinazioni obbligatorie sono: le quattro già di fatto erogate a tutti i bambini (antidifterica, antitetanica, antipoliomelitica e antiepatite virale B) alle quali si aggiungono anti-pertosse, anti-meningococco B e C (meningite), anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella e il vaccino contro l'Aemophilus influenzae.
Hanno il pregio della chiarezza le norme fissate dal decreto vaccini varato ieri dal governo. Un decreto reso necessario non solo per l'impennata dei casi di morbillo e per la decisione di molte famiglie di rifiutare il vaccino ma anche per gli interventi in materia di molte Regioni, interventi diversi da caso a caso, che rischiavano di aggiungere confusione a confusione.
A spiegare gli obiettivi del decreto è stato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in conferenza stampa: «L'obbligatorietà dei vaccini diventerà tale dopo la fase transitoria che consentirà alle famiglie e ai sistemi sanitario e scolastico di adeguarsi senza traumi a questa decisione».
I DETTAGLI Il Consiglio dei ministri ha dibattuto a lungo dei dettagli del decreto anche se nei giorni scorsi proprio Gentiloni e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, avevano trovato un compromesso tra i ministeri della Salute e dell'Istruzione. Quest'ultimo, infatti, sottolineava la necessità costituzionale di far rispettare l'obbligo scolastico anche ai ragazzi senza vaccino. Il compromesso si è trovato fissando multe molto pesanti per le famiglie che non vaccinano i bambini oltre i 6 anni. Multe che il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, avrebbe però preferito legare al reddito familiare.
In attesa di capire se il Parlamento inserirà delle modifiche al testo del provvedimento, va segnalata la notevole soddisfazione del governo. «In pratica - ha chiarito il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - rispondiamo così a un calo della percezione del rischio salute. E i controlli saranno seri, non una tantum ma ogni anno».
Per il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, «faremo in modo, coinvolgendole, che le famiglie si rieduchino all'importanza dei vaccini». Soddisfatto anche il segretario del Pd, Matteo Renzi: «Molto bene il governo sui vaccini, la salute viene prima delle polemiche di parte».
Fra le poche voci dissonanti quella del presidente del Veneto Luca Zaia, che parla di «un decreto fumoso, evidentemente frutto di una mediazione». Alcune associazioni, invece, definiscono il decreto non costituzionale.