Asse Cgil-Mpd contro l'ipotesi che per via parlamentare venga modificato il decreto con la manovrina reintroducendo, seppure con modifiche, lo strumento dei voucher per il pagamento delle prestazioni di lavoro. Già due giorni fa, Mpd con Bersani aveva mandato un avvertimento al governo. Ieri la leader della Cgil Camusso ha sua volta affermache «siamo di fronte al fatto che in Parlamento con poca trasparenza si sta facendo una discussione sui voucher che era stata accantonata tempo fa. C'è un problema di democrazia se si decide che i cittadini non devono votare al referendum e poi dopo 20 giorni si torna ad affrontare il tema in Parlamento». Il problema nasce dal fatto che il governo è diviso tra Ap, che vorrebbe reintrodurli, e Mpd che invece non li vuole. L'intenzione dell'esecutivo, al momento, sarebbe quella di garantire l'utilizzo dei nuovi buoni per le famiglie, con un tetto di spesa di 2.500 euro l'anno, ma anche alle imprese con appena 5 dipendenti, per importi pari a non più di 5.000 euro per datore di lavoro.