"Oggi siamo di fronte al fatto che in Parlamento con poca trasparenza si sta facendo una discussione sui voucher che era stata accantonata qualche tempo fa. C'è un problema di democrazia se si decide che i cittadini non devono votare al referendum e poi dopo 20 giorni si torna ad affrontare il tema in Parlamento". Così il leader della Cgil Susanna Camusso, dal palco della manifestazione di Mdp, attacca il dibattito su come sostituire i voucher nella manovrina alla Camera.
Se il Parlamento reintroduce i voucher sotto qualche forma, aggiunge Camusso, "siamo al lavoro interstiziale, cioè che c'è sempre una forma di lavoro più precario di quello che c'era prima". E politicamente significa "aver avuto paura del voto del referendum ma non si possono trattare così né i cittadini né i lavoratori".
"Se qualcuno pensa che prima per evitare di essere travolti dal referendum si eliminano i voucher e poi si possano far rientrare dalla finestra quello che sì fatto uscire dalla porta, noi, lo dico da capogruppo, ci riterremo con le mani libere verso il governo Gentiloni. E' una questione di responsabilità", avverte anche il capogruppo Mdp a Milano.
"Niente di nascosto, faremo tutto con trasparenza, gli emendamenti sono stati presentati, i voucher aboliti e non tornano ma strumenti per consentire la flessibilità e impedire il lavoro nero vanno introdotti. Ci confronteremo in questi giorni con tutti coloro che ne hanno interesse a partire dalle categorie imprenditoriali e dai sindacati". Così il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato, sentito per telefono, replica al leader Cgil Susanna Camusso.