Quando il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio ha invitato i sindaci della Marsica a presenziare all'incontro aveva giurato di non dare al summit il taglio elettorale ma poi non ha resistito. Davanti al ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno professor Claudio De Vincenti, ieri ad Avezzano, un cenno a quei settecento posti Micron salvati proprio dal Ministro, l'ha fatto. La stilettata era indirizzata, senza fare nomi, all'incontro di ieri tra il rivale De Angelis e Sergio Galbiati deus ex machina dell'attuale LFoundry. Poi però tutto è tornato alla normalità, alla politica generale con gli interventi del Governatore D'Alfonso, del suo vice Lolli, dell'ingegnere capo della Burgo Ignazio Capuano e dell'inviato di Telespazio.
De Vincenti, che ieri mattina aveva già inaugurato una scuola ad Arielli nel Chietino, era atteso a un discorso di circostanza, di carattere generale e nazionale e invece ha mostrato di conoscere molto bene i problemi della Marsica confermando di essere stato al tavolo delle trattative quando il territorio è stato rappresentato a Roma in occasione della soluzione delle vertenze Cartiera Burgo (riapre: ieri si è dato l'annuncio ufficiale) della Vesuvius (si riparte con una dirigenza tutta italiana) della Telespazio (confermato per dieci anni il progetto Galileo).
D'Alfonso ha anche lui parlato di Marsica rimettendo al centro la ferrovia Pescara Roma e annunciando di aver speso già cinque milioni di euro per il nuovo progetto. Il discorso era riferito alla imminente apertura dell'Interporto di Avezzano (speriamo, intanto, che ci lascino la Croce Rossa): dove andrebbe quella struttura senza la ferrovia? Già in molti nel passato se lo sono chiesto e se lo chiedono ancora visto che, insomma, il progetto della Pescara- Roma in treno fino a oggi ha rappresentato per i politici abruzzesi quello che rappresentò la campagna di Russia per Napoleone: un disastro. Ci hanno battuto il muso il senatore Luigi Lusi, il Governatore Del Turco, la Pezzopane (che montò sul treno dei pendolari), Altero Matteoli (che disse di voler trapanare Colli di Monte Bove tanto) per citare personaggi di sinistra e di destra. Ma, insomma, gli altri dati erano veri e concreti: che Regione e Stato siano intervenuti per la Marsica a cercar di risollevare una situazione allo sfacelo è vero. Il punto ieri è stato fatto nella ex Montessori, in quell'edificio restato abbandonato per anni all'incuria e al degrado oltre che agli incontri posticci e chiacchierati e ora diventato il salotto della città: in una Marsica ricostruita e che rinasce De Vincenti ha promesso un grande aiuto. Ce ne sarebbe bisogno, speriamo che il megaministro riesca nell'intento.