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Data: 23/05/2017
Testata giornalistica: Il Sole 24 ore.com
Pensioni, Ape social: domande 2017 entro 15 luglio

Le domande per l'accesso all'Ape social con i requisiti raggiunti entro il 2017 andranno presentate entro il 15 luglio. Chi raggiunge i requisiti nel
2018 dovrà fare domanda entro il 31 marzo 2018. Lo si legge nel decreto attuativo sull'Ape sociale firmato stasera definitivamente dal premier Gentiloni. Nella norma si precisa che «le domande presentate oltre il 15 luglio 2017 e il 31 marzo 2018 e comunque non oltre il 30 novembre sono prese in considerazione
esclusivamente se all’esito del monitoraggio residuano le necessarie risorse finanziarie». Il testo dopo aver superato il vaglio del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti sono pronti per approdare in «Gazzetta Ufficiale».

Il rinvio al 15 luglio è stata deciso dai tecnici del Governo per recepire le correzioni proposte dal Consiglio di Statoal regolamento di attuazione della nuova indennità ponte per gli ex lavoratori 63enni con 30 anni di contributi (36 se precoci) atteso in Gazzetta Ufficiale. Per coloro che hanno maturato i requisiti dal 1° maggio verrà garantita la decorrenza del trattamento (fino a 1.500 euro lordi al mese) con una retrodatazione. Mentre la platea dei beneficiari resterà sostanzialmente quella prevista: potranno accedere all'Ape ex lavoratori che hanno avuto un ammortizzatore ed è scaduto, mentre rimarrebbero esclusi i rari casi di licenziati da contratti a tempo determinato con meno di 13 settimane di durata.

Confermato di fatto anche il “divieto di cumulo” tra il trattamento Ape sociale e altri redditi da lavoro tra 4.800 e 8mila euro l'anno, nella logica che questo sussidio assistenziale di integrazione al reddito non è da paragonare in alcun modo a una prestazione previdenziale.

Con lo slittamento del termine per la presentazione delle domande all'Inps slitta pure il termine per le risposte di accoglimento, al 15 ottobre con l’impegno, confermato durante il Question time in Parlamento dallo stesso ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, dell'erogazione della prestazione retrodatata al primo maggio, se a quella data il richiedente possiede tutti i requisiti necessari.

Passo avanti anche per il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che regola l’attuazione dell'Ape volontaria. Il testo, che come il suo gemello Anticipo pensionistico “social” non è riuscito a rispettare per il varo la data del 1° marzo, sarebbe in arrivo al Consiglio di Stato e dovrebbe godere della medesima “corsia preferenziale” garantita per l'Ape social con un valutazione in tempi brevi. I tecnici puntano alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale di questo secondo regolamento in contemporanea con la chiusura degli accordi quadro con Abi e Ania sui criteri di attivazione dei finanziamenti garantiti.

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