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Data: 23/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fari accesi su Alitalia l'advisor di Lufthansa chiede informazioni

ROMA Lufthansa ingaggia un advisor per la partita Alitalia ormai entrata nel vivo da ieri sera: i commissari straordinari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi, Stefano Paleari si sono a loro volta dotati di un consulente: Rothschild, banca d'affari franco-inglese munita di expertise in procedure straordinarie complesse (Alitalia in amministrazione straordinaria ai tempi di Augusto Fantozzi, poi Tirrenia, adesso Ilva) che l'ha spuntata su Lazard. Lufthansa avrebbe dato incarico allo studio BonelliErede, una law firm italiana, ad assisterla in queste fasi preliminari. Finora la compagnia tedesca ha sempre smentito un interessamento per Alitalia, adesso sarà più difficile farlo in modo convincente visto che la presenza di un consulente di peso al suo fianco dimostra che vuol fare le corse sul serio, anche se ciò non significa nessun impegno formale.
Negli ultimi giorni un legale della sede di Genova avrebbe preso contatto con i legali della procedura straordinaria (Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, Lombardi Segni e Associati oltre ad Andrea Zoppini). Sembra che il consulente di Lufthansa avrebbe chiesto lumi sulle opzioni della procedura di vendita, in particolare sulla terza: cessione di complessi di beni e contratti di Alitalia con la prosecuzione dell'esercizio di impresa. Sarebbe la soluzione tecnica più congeniale rispetto al piano accreditato ai tedeschi: acquistare parte del vettore italiano in termini di rotte, slot, aerei e soprattutto con almeno 5 mila dipendenti in meno con le mani libere di poter applicare un nuovo contratto di lavoro. Va ricordato che lo studio BonelliErede ha una solida conoscenza di Alitalia di cui è stato il legale dalla nascita di Cai (2008) fino al novembre 2014 quando alla presidenza è arrivato Luca Cordero di Montezemolo.

EX GRAND COMMIS CON I CINESI I banchieri d'affari della Rothschild, che stamane incontreranno i commissari, inizieranno a sollecitare l'interesse contattando le principali compagnie internazionali. E non solo, anche altri interlocutori che negli ultimi giorni si sono fatti avanti tramite studi legali e banche d'affari.
Un ex grand commis di Stato con un passato di dirigente di gruppi infrastrutturali e oggi collegato con un colosso cinese di tlc avrebbe anticipato la disponibilità di Hna Airlines, una conglomerata di Haikou attiva dalla finanza alla logistica, al trasporto aereo con una forte attrazione per l'Europa: due settimane fa ha acquistato il 9,9% di Deutsche Bank diventando il primo socio. Da ricordare che il patron di Hna, Chen Feng, a novembre 2013 studiò l'ingresso nella Roma calcio attraverso la quota detenuta da Unicredit.
All'advisor della procedura dovrebbero essere trasferiti anche altri nomi di potenziali interessati. Sono tre fondi di private equity, due dei quali vecchie conoscenze di Alitalia: Tpg e Cerberus che a gennaio 2007, durante la privatizzazione della compagnia da parte del Tesoro, presentarono due delle 11 manifestazioni di interesse. Il terzo nome che oggi si sarebbe fatto vivo è Indigo Partners, fondo basato a Phoenix (Arizona): due anni fa si interessò di un'aviolinea polacca.

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