L'AQUILASarà Silvio Berlusconi a chiudere la campagna elettorale di Pierluigi Biondi, il candidato sindaco del centrodestra, che dopo anni di divisioni all'Aquila ha ritrovato compattezza. Lo ha detto ieri l'ex ministro, ora capogruppo di FI alla Camera, Renato Brunetta, nel capoluogo di regione per fare endorsement sul candidato di schieramento. Con l'annuncio, che il modello di coalizione che il centrodestra sta il sperimentando all'Aquila in questa tornata elettorale, sarà esteso al resto del Paese in occasione delle prossime elezioni politiche. Tra critiche al centrosinistra, e a come ha gestito questi anni del post terremoto, e legge elettorale, l'ex ministro ha annunciato la presentazione di un emendamento (il 460335) al decreto "Manovrina", che ieri pomeriggio ha iniziato il suo iter in commissione. Se approvato, l'emendamento a firma oltre che dello stesso Brunetta, anche dei deputati di FI, Fabrizio Di Stefano, Maria Stella Gelmini e Pietro Laffranco, consentirà la velocizzazione delle procedure per ricostruire scuole e università, e uniformerà i contratti dei dipendenti dei vari Usra. «È un emendamento pesante, complesso», ha aggiunto, «e se il Pd non lo voterà certificherà che è contro la città dell'Aquila e gli aquilani». A Biondi, invece, l'ex ministro ha chiesto di preparare al più presto un pamphlet «per fare un'operazione verità sulla ricostruzione. Mi impegno a portare qui Berlusconi», ha aggiunto, «perché all'Aquila pensiamo come al modello per le prossime elezioni politiche». Ad accompagnare Brunetta il coordinatore regionale di FI, Nazario Pagano, Biondi e altri candidati nelle liste a supporto. In sala anche il deputato Fabrizio Di Stefano. Qualche sassolino dalla scarpa Brunetta se l'è tolto, eccome. All'indirizzo del sindaco Massimo Cialente e di Stefania Pezzopane, quando ricopriva il ruolo di presidente della Provincia, ha lanciato stilettate pesantissime. «Considero Cialente e Pezzopane», ha detto, «i peggiori sindaco e presidente della Provincia che questo territorio abbia mai avuto. Non ho mai visto comportamenti così opportunistici, nel battere cassa e dopo due minuti insultare. Mi ha fatto piacere tornare all'Aquila, e ho tanti ricordi di quel tragico 2009 e di quello che ha fatto il governo Berlusconi. Mi ricordo una riunione in cui chiese a tutti ministri di fare tutto quello che era possibile per l'Aquila. Io ero ministro dell'Innovazione e della Pubblica amministrazione, e il mio ministero avviò 40 progetti per L'Aquila. Ho letto con grande attenzione le note programmatiche di Biondi, e ho visto per la prima volta la comparazione onesta e attendibile di quello che fu fatto allora e quello che non hanno fatto o hanno fatto male Renzi e Gentiloni».«Questo», ha aggiunto rivolgendosi a Biondi, «è il miglior viatico per diventare sindaco. Tornerò qui per la presentazione del pamphlet, per dimostrare la falsità delle critiche che si sono state rivolte allora e l'incapacità dell'azione di oggi».
Cialente: vinciamo al primo turno. La replica a Brunetta. E la Pezzopane: solo insulti e testa rivolta al passato
L'AQUILA«Se questi sono i toni e i contenuti della campagna elettorale del centrodestra, allora sono ancora più convinto che vinceremo al primo turno». Al sindaco Massimo Cialente non sono piaciute, e non poteva essere altrimenti, le affermazioni fatte dal capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, Renato Brunetta, intervenUto all'Aquila a sostegno del candidato sindaco Pierluigi Biondi. L'onorevole Brunetta, riferendosi in particolare al sisma del 2009, ha avuto toni duri anche nei confronti della senatrice Stefania Pezzopane: «Considero il sindaco Cialente e l'ex presidente della provincia Pezzopane», ha dichiarato, «i peggiori amministratori avuti da questo territorio. Ricordo bene il loro comportamento nel 2009, opportunistico e ipocrita. Comportamenti che sono diventati dei boomerang per la loro area politica». Cialente ritiene che «gli aquilani saranno in grado di giudicare», e rivolto a Brunetta sottolinea: «Cosa non si deve fare per vivere». Poi gli rivolge alcune domande: «Il capogruppo alla Camera di Forza Italia viene all'Aquila per dire una serie di sciocchezze, non per presentare un progetto alternativo a quello che, secondo lui e la sua parte politica, non è stato fatto. Allora ci dicano che idee hanno e come pensano di realizzarle? E Brunetta ci dica perché sono stato costretto a riconsegnare la fascia da sindaco e a rimuovere il tricolore dal palazzo del Comune quando, per formare il governo Letta, ci tolsero un miliardo destinato alla ricostruzione per tagliare Ici e Imu. Oppure come mai i soldi per le scuole della città furono spalmati su tutto l'Abruzzo e siamo riusciti a riaverli solo nel 2013, con il governo Renzi. E che dire dei 40 milioni dell'assicurazione sull'ospedale aquilano che sono spariti? Io credo», rimarca il sindaco, «che sia sotto gli occhi di tutti quello hanno fatto loro e ciò che siamo riusciti a fare noi, pur tra mille difficoltà».Brunetta ha colto l'occasione per elogiare l'impegno del presidente Berlusconi per l'Aquila: «Brunetta e il centrodestra», la replica della senatrice Pezzopane, «continuano a fare una campagna elettorale con l'insulto e con la testa rivolta al passato. Dopo 8 anni ancora a parlare di Berlusconi? Questi mi sembrano tutti con un brutto torcicollo. La nostra campagna elettorale è per il futuro della città e con argomenti seri, col linguaggio giusto che rifiuta l'insulto. Noi siamo forti e gentili. Evidentemente loro non si sentono forti», conclude la senatrice Pezzopane, «e quindi sono maleducati ed aggressivi».