ROSETO «Presto ci saranno nuovi insediamenti industriali nella zona dell'autoporto di Roseto grazie alla modifica della legge regionale sull'intermodalità». Ad annunciarlo è il sindaco Sabatino Di Girolamo che già in campagna elettorale aveva messo in evidenza lo stato di abbandono in cui tutt'ora versa l'autoporto. Da un lato attività produttive avviate, dall'altro nove ettari di terreno nel degrado che presto potranno ospitare nuove realtà industriali. «Ci sono già delle aziende interessate alle aree che ora sono finalmente sbloccate», ha detto Di Girolamo, «e sicuramente in questo modo riusciremo a dare una risposta alle pressanti domande di lavoro che arrivano, purtroppo, ogni giorno sul mio tavolo di sindaco di Roseto». Alla conferenza stampa, oltre a assessori e consiglieri comunali, erano presenti anche e i consiglieri regionali Luciano Monticelli e Sandro Mariani (capogruppo del Pd in consiglio regionale) e il parlamentare Tommaso Ginoble. «Il sistema integrato dei trasporti è molto cambiato negli ultimi anni», ha affermato Ginoble, "sono soddisfatto di questa concertazione virtuosa tra i diversi livelli istituzionali che ha portato alla modifica della legge regionale con il recupero di zone di grandissimo pregio perché vicinissime all'autostrada. E' chiaro che le ditte, quando trovano aree con queste caratteristiche, sono ben invogliate a insediarvisi. In questo modo, inoltre, non facciamo consumo inutile del territorio ma lo recuperiamo per creare lavoro. Un plauso al comune di Roseto e alla Regione Abruzzo». Monticelli e Mariani hanno sottolineato l'importanza di queste modifiche alla legge regionale. «E' una legge fondamentale», ha detto Mariani, «per lo sviluppo sia economico sia industriale di questo territorio, e quindi con ricaduta occupazionale. Penso sia esattamente quello che la Regione debba fare per aiutare le singole realtà a superare la crisi economica ed è il più bel messaggio che possiamo dare». Vicino all'autoporto, però, c'è un'area di 40 ettari da destinare a attività industriali bloccata perché manca un piano particolareggiato fermo al 2005. «Ben vengano nuovi insediamenti industriali all'autoporto», ha precisato l'ingegnere Alberto Rapagnà, in marginer alla conferenza stampa «ma così si crea disparità con le aree limitrofe attualmente bloccate perché necessiterebbero di un nuovo piano particolareggiato». Il sindaco promette che presto anche quelle aree saranno regolamentate: «Ho ricevuto molte lamentele da parte dei proprietari di quelle aree, costretti a pagare tasse molto alte su dei terreni dove ora non è possibile far insediare nuove industrie. Quindi è necessario rinormare quelle aree nell'ambito di una revisione del piano regolatore generale. Presto lo faremo»