Scappato. Per la seconda volta nel giro di quattro mesi. Lo racconta la consigliera regionale pentastellata Sara Marcozzi:
“Abbiamo assistito a una vera e propria fuga del Presidente D’Alfonso che ha usato la commissione di vigilanza per declamare il suo monologo – peraltro ripreso con telefonino da un suo collaboratore – per poi andare via non permettendo ai commissari di porgli domande nel merito della proposta”.
Si parla del project financing Maltauro in commissione di vigilanza, di un tira e molla infinito, di una sfilza di pareri negativi bypassati dalla Regione che due giorni fa ha annunciato la nomina di una commissione mista per l’esame del progetto, un progetto che è stato già esaminato e praticamente bocciato da esperti, tecnici e dallo stesso responsabile unico del procedimento. Niente.
Era successo già mesi fa, dopo la tragedia di Rigopiano, nello studio di Salvo Sottile c’è tra gli altri Ferruccio De Bortoli, in collegamento il governatore.
“Mi piacerebbe da parte di un amministratore locale che facesse un po’ un esame di coscienza e che rispondesse a questa domanda: la Regione ha fatto tutto quello che doveva, o poteva fare di più?”, chiede De Bortoli.
“Tutta la macchina della Regione si è comportata in maniera perfetta oppure questa tragedia ci insegna che qualcosa di più si sarebbe potuta fare?”
D’Alfonso però non risponde e approfitta della pausa per filare via, lasciando la sedia vuota. La fuga finisce su tutte le televisioni. Il bis lo fa ieri in Commissione di vigilanza:
“Abbiamo preso atto della consistenza politica del Presidente D’Alfonso e delle granitiche motivazioni a sostegno di questo costosissimo progetto – continua la Marcozzi – Tanto granitiche da fuggire alle numerose domande e agli innegabili dubbi che abbiamo sempre denunciato. Quella del Presidente D’Alfonso in favore del PF è una posizione di principio che si scontra contro i pareri negativi di tutti: in generale Tar e Corte dei Conti, in particolare Rup, ufficio affari legali della Asl, studio legale McDermott, professori dell’Università Bocconi, primari dei reparti. Insomma di tutti i soggetti che hanno partecipato all’istruttoria hanno espresso gravi criticità su questo progetto, peraltro, alcuni pareri sono stati pagati a peso d’oro”. (Circa 67 mila euro più Iva)
E quando lui sta per infilare la porta, il presidente Mauro Febbo gli chiede: “Quando possiamo riconvocarla?” “Adesso non sono in grado di dirlo”, risponde il presidentissimo, seguito dal diligente collaboratore che lo ha filmato per tutta la durata della commissione.
Alla fine, in tarda serata, dopo il Tg3 Abruzzo delle 19.30, decide di affidare a un comunicato la sua visione del project financing sull’ospedale di Chieti:
“Respingo al mittente l’atteggiamento di demonizzazione verso il project financing che è tipico di alcune forze politiche. Io mi pongo laicamente: utilizzo fino in fondo gli strumenti che mi vengono offerti dal legislatore”.
ps: è avanti tutta, a dispetto di tutto e di tutti.