Dura presa di posizione del direttore della Filiale italiana contro la riproposizione di emendamenti anti Flixbus
Dopo le rassicurazione del Governo, la doccia fredda: fra la montagna di emendamenti alla manovra depositati alla Camera ne sono spuntati diversi che puntano a mettere nuovamente fuori gioco la compagnia Low Cost.
Dunque, per Flixbus, non è ancora tempo per brindare allo scampato pericolo.
E infatti, nelle ore scorse, il managing director della filiale italiana Andrea Incondi, con una durissima nota, ha alzato la voce: «Al Governo - si legge nel comunicato - chiediamo coerenza. Chi investe in Italia non sia tenuto in scacco da consorterie locali. Dopo la nota molto chiara dell’Antitrust dopo il provvedimento inserito nel decreto del Governo, di fronte a questi nuovi interventi parlamentari ‘di amici degli amici’ siamo sicuri che il Governo terrà il punto e farà valere gli impegni presi e ai quali finora ha dato seguito. Ne va, ancora una volta, della credibilità di questo Paese».
Inoltre, di fronte alle accuse di non essere italiana (avanzate dal parlamentare Pd Boccia) Incondi ha rispedito al mittente: «Preme ribadire ancora una volta che Flixbus è già italiana e lo è dall’avvio dell’attività nel nostro Paese: è infatti una S.r.L. con sede legale a Milano. Allo stesso modo sono italiane tutte le aziende che con Flixbus Italia collaborano per operare il servizio, così come sono italiani i dipendenti diretti di FlixBus Italia e italiani sono anche i dipendenti delle aziende di trasporto che insieme con FlixBus lavorano per garantire il servizio».