L'AQUILA«Salvini, la pioggia porta bene...». Così è stato accolto all'Aquila ieri pomeriggio, nel bel mezzo di un temporalone estivo, Matteo Salvini, leader della Lega Nord e delle liste Noi con Salvini. È arrivato puntualissimo, anzi, con 20 minuti di anticipo rispetto all'orario previsto (14.45). Accolto dal candidato sindaco del centrodestra, Pierluigi Biondi, e dai rappresentati storici della destra aquilana, i consiglieri comunali, Emanuele Imprudente e Luigi D'Eramo (Noi con Salvini). Un caffè nello storico bar Nurzia, dove è stato omaggiato del tradizionale torrone aquilano, e poi mini-comizio per simpatizzanti e candidati.SOLO IL SALOTTO... «Come ho trovato L'Aquila rispetto alla mia ultima visita? Il centro storico ha fatto dei passi avanti», ha detto il leader leghista, «ma purtroppo solo in centro. La sinistra pensa tanto al salotto del centro storico, ma dimentica le periferie. Penso alle frazioni, ma penso anche alle scuole, agli edifici pubblici. In questi casi la ricostruzione è lontana e insufficiente».KM ZERO E NORD. L'onorevole Salvini ha parlato soprattutto di lavoro. E di lavoro per i giovani locali. Ma gli è stato ricordato che nella ricostruzione del post sisma all'Aquila, molte aziende sono state costrette a chiudere o emigrare perché il 90 per cento di imprese e artigiani è arrivato proprio dal Nord. «Questo è vero ed è stato sbagliato», ha detto Salvini, «la nostra proposta, anche a livello nazionale, è per il lavoro a chilometro zero: all'Aquila devono lavorare le imprese e gli artigiani aquilani. Così come gli insegnanti locali devono devono lavorare qui e non al Nord. E quelli del Nord non devono andare a insegnare altrove, per fare spazio a chi viene a insegnare dal Centro-Sud, lontani dalle famiglie, dai figli. Il lavoro a chilometro zero è valido per questo, ma anche per la politica, l'agricoltura. Anche se fossero imprese di casa mia, è giusto che all'Aquila lavorino aziende dell'Aquila».LE CATASTROFI. E restando sul tema del terremoto, e delle catastrofi naturali che stanno colpendo l'Italia, soprattutto centrale, in questi ultimi hanno, così ha rispostosulla possibilità di una legge quadro nazionale: «Una legge quadro per le catastrofi? Evidentemente il parlamento ha altre priorità...», ha ironizzato Salvini. «Noi stiamo elaborando una proposta e la stiamo costruento insieme con Abruzzo, Umbria, Marche e Lazio. Vediamo se riusciamo a portarla a termine».PRIMA GLI AQUILANI. Non poteva mancare il discorso immigrati. All'Aquila c'è un centro di accoglienza e su questo Salvini è stato drastico: «Tutte queste cooperative che sono sorte per l'accoglienza a pagamento... Faccio una proposta: accogliamo gli immigrati gratis, senza ricevere alcun incentivo dallo Stato. Sono sicuro che il grado di accoglienza, improvvisamente, scenderebbe a... zero! Prima gli aquilani, le case prima a loro. A Milano in certi quartieri nelle palazzine i milanesi si sentono profughi. Dicono che semino razzismo e odio, che l'attentato di Manchester è colpa mia, perché istigo all'odio: lo ha detto il vescovo di Ferrara, Luigi Negri, proprio due giorni fa lo ha detto chiaramente che è una guerra di religione. L'islamismo estremo uccide chi non la pensa come loro, è un dato di fatto. Noi ci difendiamo con con i gessetti colorati e con le orecchie di coniglio su facebook... Sono da ricovero! Ieri sono sbarcati mille profughi, tra Puglia e Calabria. Guarda caso non in Sicilia, questa volta, c'è il G7».IL VOTO ALL'AQUILA. «Il nostro obiettivo è il voto all'Aquila», ha concluso Salvini, «una città che il Pd ritiene cosa sua. Se Biondi vince all'Aquila, il Pd va a casa e poi ci prenderemo anche il governo nazionale. L'Aquila è un banco di prova importante. Se si va al ballottaggio, prometto che tra l'11 giugno e il 25 giugno tornerò di nuovo in città per sostenere Pierluigi Biondi».