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Data: 25/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alitalia, Cigs in arrivo per 1.358 dipendenti c'è da sciogliere il nodo risorse finanziarie

ROMA Via alla procedura per la cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti di Alitalia, esclusi per adesso solo i dirigenti. Scatta così una nuova fase del piano dei commissari guidati da Luigi Gubitosi per tagliare i costi aziendali. Ieri sera la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, tant'è che i sindacati sono stati colti in contropiede. La compagnia aerea ha inviato alle organizzazioni sindacali, alle associazioni professionali, al ministero dello Sviluppo economico, al ministero del Lavoro e al ministero delle Infrastrutture una lettera nella quale comunica l'apertura della procedura della Cigs che, salvo sorprese, dovrebbe essere sia a rotazione che a zero ore. La procedura sarà aperta a tutto il personale della compagnia, di terra e di volo, con un'applicazione legata «alle necessità operative e di gestione dell'azienda».
Per il personale di terra - prosegue la nota - la Cigs avrà un impatto pari al costo di 828 unità. Per quanto riguarda il personale navigante, invece, la cassa integrazione sostituirà il regime di solidarietà precedentemente in vigore e nella fase attuale avrà un impatto pari al costo dello stesso numero di piloti e assistenti di volo: fino a 190 piloti e 340 assistenti di volo. Complessivamente saranno quindi coinvolti ogni giorno 1.358 dipendenti. Probabilmente saranno tagliate le rotte improduttive, quelle di breve raggio, e inizierà la cura per arrivare a fine ad un risparmio complessivo di almeno 200 milioni di euro,
IL VERTICE VENERDÌ
Venerdì ci sarà un primo incontro con i sindacati preoccupati non solo per le modalità d'attuazione della misura ma anche per le conseguenze operative. La Uil Trasporti di Claudio Taralzzi attacca: non faremo i notai, ci devono spiegare le 623 assunzioni del 2016. quando si perdevano 2 milioni al giorno. Per il segretario della Filt Cgil, Nino Cortorillo, bisogna «fare chiarezza su chi anticiperà i soldi visto che i tempi dell'Inp e c'è il rischio concreto che i lavoratori restino senza stipendio e paracadute sociale». Cortorillo ricorda che «per il personale di terra la richiesta di cassa risulta inferiore a quella proposta ad aprile». Anche la Cisl è molto preoccupata perchè «è essenziale che, se non ci sarà l'intervento dell'Inps, la cassa prevista dalla legge venga anticipata da Alitalia». «Le norme - spiegano però alla Cgil - vietano che l'anticipo della integrazione del fondo di solidarietà sia fatta da parte delle aziende. A maggior ragione se si prevede una cassa a zero ore Alitalia può e deve anticipare le competenze altrimenti per mesi piloti e assistenti di volo potrebbero avere una retribuzione pari a zero». Come noto l'Inps può erogare un massimo di 1.110 euro netti al mese, spetterebbe poi al Fondo volo, pagato dall'addizionale comunale sui biglietti (3 euro a passeggero), coprire fino all'80% dello stipendio.
La misura, spiegano da Alitalia, è «necessaria per ridurre tutte le voci di costo. Di certo espone la compagnia alle proteste dei lavoratori proprio nel periodo di punta della stagione estiva.

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