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Pescara, 24/07/2024
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Data: 26/05/2017
Testata giornalistica: Il Centro
L'esposto sui viadotti inviato a cinque procure. Il Codacons consegna le denunce a Pescara, L'Aquila, Chieti, Teramo e Sulmona. L'avvocato Ruggieri allega le pagine del nostro giornale. E chiede ai pm di indagare. E sul caso sicurezza parla il sindacato autotrasportatori

PESCARA Il Codacons lo ha annunciato. E lo ha fatto. L'esposto contro gli eventuali responsabili dei ritardi dei lavori di messa in sicurezza dell'A24 e dell'A25 è stato inviato, ieri mattina, a cinque procure abruzzesi. Da oggi quindi la magistratura di Pescara, L'Aquila, Chieti, Teramo e Sulmona può avviare le indagini. L'esposto è firmato dall'avvocato Vittorio Ruggieri, vicecoordinatore regionale Codacons Abruzzo. E si basa sui servizi giornalistici, di denuncia e di inchiesta, del quotidiano il Centro. Eccone il contenuto testuale: «Abbiamo appreso dal quotidiano "Il Centro" lo stato di degrado e di pericolosità in cui versano la A24 E la A25, le due autostrade che collegano l'Abruzzo a Roma. Dall'inchiesta del giornale è emerso che bel 107 viadotti della rete autostradale (64 della A24 e 43 della A25) necessitano di ben 327 interventi di ripristino a seguito delle scosse telluriche di agosto e ottobre 2016. Il quadro è davvero drammatico: pilastri, giunti, campate di cemento armato, appoggi d'acciaio, strutture antisismiche, le fotografie pubblicate sono la prova dell'emergenza che incombe sulle autostrade d'Abruzzo (l'avvocato Ruggieri ha allegato le pagine del giornale con le fotografie dei gravi danni ai viadotti, ndr)». «Purtroppo», prosegue l'esposto, «la recente tragedia del viadotto di Camerano e quella sfiorata a Lodi non fanno dormire sonni tranquilli agli automobilisti abruzzesi che quotidianamente si servono delle due arterie autostradali.E lo scaricabarili tra Ministero dei Trasporti, Società Autostrada dei parchi e Anas, se non verrà approvato il Pef e non verranno sbloccati i 200 milioni di cauzione, porterà sicuramente ad un allungamento dei tempi necessari per gli interventi, mettendo a rischio la quotidiana sicurezza di quanti transitano sui viadotti».Nell'esposto, come si può leggere, non viene presa in considerazione la notizia dell'emendamento approvato ieri che sblocca i primi 111 milioni. Una decisione, quest'ultima, che però non impoverisce di valore le denunce inviate ieri dal Codacons alle cinque procure perché i fondi sbloccati sono comunque insufficienti. Torniamo quindi all'esposto: «Il manto stradale, infatti, come mostra una delle foto pubblicate, crea uno scalino, il cosiddetto fenomeno dello "scalinamento", che può provocare tragici incidenti. Poiché riteniamo che l'indagine del quotidiano "Il Centro" abbia tutte le caratteristiche della notizia di reato trasmettiamo allegati alla presente Pec il servizio "Autostrade, ecco le immagini choc dei viadotti abruzzesi", pagine 6 e 7 del 24 maggio 2017, affinché codesta procura valuti l'eventuale esistenza di ipotesi di reato e prenda gli opportuni provvedimenti».

E sul caso sicurezza parla il sindacato autotrasportatori

PESCARA - «L'inchiesta realizzata dal quotidiano il Centro sulle gravi criticità presenti su importanti strutture delle autostrade A24 e A25 gestite dalla società Strada dei Parchi, non può non vedere preoccupati quanti, come gli autotrasportatori, utilizzano quotidianamente per lavoro le due arterie da e per Roma». Così dice Gianluca Carota (nella foto), presidente regionale della Fita-Cna Abruzzo, il sindacato degli autotrasportatori, cioè della categoria che più di ogni altra è interessata ai problemi di sicurezza delle nostre autostrada. La nota di Carota è giunta in redazione prima che arrivasse la notizia dell'approvazione dell'emendamento che risolve solo in parte il caso A24 e A25. « E' del tutto evidente che, di fronte a gravi problemi di sicurezza, ogni altra considerazione circa le responsabilità (società di gestione, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) vada messa da parte, per procedere immediatamente alla soluzione dei problemi emersi; soluzione - dice la Fita Cna - che per quel che ci riguarda non può in nessun modo gravare sugli utenti, da anni sottoposti ad aumenti sistematici delle tariffe di pedaggio. Aumenti che si sono rivelati, anche alla luce dei fatti e dei servizi del Centro, balzelli che nulla hanno modificato in ordine al primo, essenziale punto su cui ruota la nostra azione puntuale: la sicurezza degli utenti. E' appena il caso di ricordare», conclude Carota, «come da anni la Fita-Cna sia in prima fila nel denunciare come a fronte di rincari consistenti, applicati con assoluta immediatezza dalla società Strada dei Parchi, l'attività di manutenzione straordinaria non abbia seguito certo identica velocità».

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