PESCARA In arrivo le risorse necessarie per la messa in sicurezza di viadotti e gallerie delle autostrade abruzzesi A 24 e A25. Tutto previsto da un emendamento alla legge finanziaria presentato ieri dal governo in Commissione Bilancio della Camera. Le risorse necessarie saranno messe a disposizione della concessionaria Strada dei Parchi (gruppo Toto) attraverso una partita di giro con il governo: in buona sostanza si prevede la sospensione del canone di concessione per due anni. Le due rate, da 55 milioni e 860 mila euro ciascuna, saranno rimborsate in tre rate a partire dal 2029 fino al 2031: il corrispettivo di 111 milioni e 720 mila euro, saraà subito utilizzato da Strada dei Parchi per i necessari interventi di manutenzione straordinaria delle infrastrutture stradali, resi ancor più urgenti dagli eventi sismici degli ultimi anni.Adare notizia dell’emendamento destinato, nel caso pressoché scontato di approvazione - a sbloccare uno dei nodi nevralgicid ella viabilità abruzzese, è stato il parlamentare abruzzese Gianni Melilla: «Si tratta di una scelta necessaria anche se tardiva, che ho ripetutamente sollecitato con varie iniziative parlamentari, alla luce dell’assoluta urgenza degli interventi per la messa in sicurezza di viadotti, gallerie e impianti vari delle autostrade A 24 e A 25. L’investimento di quasi 112 milioni di euro avrà anche una ricaduta positiva sull’occupazione e sul settore delle costruzioni». La condizione di gallerie e viadotti delle autostrade abruzzesi, alcuni risalenti alla seconda metà degli anni Sessanta e comunque quasi tutti insediati in zone di montagna particolarmente esposte ai rigori del clima, è stata messa in risalto da numerose verifiche tecniche disposte a partire dal terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009 e intensificate dopo gli eventi dell’estate e dell’autunno scorsi. Interventi di manutenzione straordinaria particolarmente urgenti in alcuni casi, che hanno spinto la concessionaria a ipotizzare anche un nuovo tracciato dell’autostrada A 25 Pescara- Torano tra Valle Peligna e Marsica.