Un giro di fatture false per giustificare servizi inesistenti, porta a un passo dal banco degli imputati l'ex amministratore delegato dell'Atac, Danilo Broggi. Il procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli e il pubblico ministero Mario Dovinola, titolari del fascicolo, lo hanno indagato per truffa. Per l'accusa, il danno nelle casse della municipalizzata romana dei trasporti, accumulato in un solo anno, sarebbe pari a 40mila euro. Insieme all'ex ad, rischiano il processo per truffa anche l'autista del manager e il titolare di una società di noleggio. Sono sospettati pure di aver emesso e utilizzato fatture false, rendendo in questo modo possibile il raggiro. La procura ha appena chiuso le indagini a loro carico, atto che solitamente precede una richiesta di rinvio a giudizio.
IL TRASPORTO
I fatti risalgono al 2014. Nel mirino degli inquirenti, una serie di fatture emesse per «i servizi di accompagnamento e di tutela dell'amministratore delegato pro-tempore» della municipalizzata. Nei documenti acquisiti dagli investigatori c'è scritto che i servizi di trasporto sarebbero stati resi da una società romana, la Immagina Domus Consulting. Dalle indagini è però emerso che l'azienda in questione avrebbe praticamente subappaltato il servizio alla Elite car service di Chieti. Dagli accertamenti della Guardia di finanza è venuto a galla che, in realtà, la ditta abruzzese sarebbe riconducibile all'autista di fiducia di Broggi, già ingaggiato - e retribuito - per gli spostamenti di lavoro del manager legati a un'altra società: la Poste Assicura spa, di cui Broggi era presidente del consiglio di amministrazione. Proprio questi viaggi sono finiti nel mirino degli inquirenti, visto che sarebbero stati addebitati anche all'Atac. Il sospetto, infatti, è che la Elite car service abbia duplicato i propri guadagni in modo illecito e, soprattutto, a spese della municipalizzata romana, che ha dovuto pagare per prestazioni mai ricevute.
I PRECEDENTI
La presunta truffa da 40mila euro non è l'unica vicenda che rischia di portare Broggi a processo. Poco tempo fa, il pm Erminio Amelio ha chiesto il rinvio a giudizio del manager per abuso d'ufficio. In quel caso, nel 2013, l'ex amministratore delegato avrebbe fatto ottenere all'ex presidente del collegio sindacale della municipalizzata un compenso non dovuto. Per la stessa vicenda, Broggi è già stato condannato per danno erariale dalla Corte dei conti. Il dirigente, inoltre, è stato assolto con formula piena da un'altra contestazione che l'aveva già portato sul banco degli imputati: l'assunzione in Atac di un capo del personale che, per la Procura, sarebbe stato ingaggiato in violazione di una delibera comunale.