PESCARA Finisce alla Procura della Corte dei Conti la vicenda dei crediti mai riscossi della società di trasporto regionale Tua. L'esposto è stato presentato dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari, sulla base anche dell'inchiesta del Centro firmata da Antonio Pitoni e Pietro Lambertini pubblicata il 4 maggio scorso. Nell'esposto Pettinari ricorda, sulla base dei documenti ottenuti dalla stessa società, che alla data del 30 novembre 2016 i crediti vantati da Tua S.p.A. nei confronti dei propri clienti ammontano a 10,6 milioni di euro, dei quali euro 7,9 euro svalutati, mentre i crediti definitivamente stralciati, ammontano a 68 mila euro. Per la precisione, scrivono i cronisti del Centro «alla data del 30 novembre 2016, la Tua vantava crediti per 10 milioni 675 mila 598 euro. A fronte dei quali, però, anche alla luce della mancata riscossione, in alcuni casi protrattasi per anni, l'azienda ha attivato il fondo di svalutazione per 7 milioni 952 mila 338 euro. La cifra cioè destinata a coprire futuri stralci di crediti che dovessero diventare definitivamente inesigibili». Ora, spiega Pettinari, «tenuto conto della mole di crediti da recuperare e considerato soprattutto il tempo trascorso dalla maturazione degli stessi e il rischio quindi di non poterli più recuperare, ho chiesto alla Corte dei Conti "di accertare se nei fatti esposti vi siano profili degni di approfondimento giudiziario"». Pettinari ha anche inviato una diffida alla società chiedendo la consegna dei dati aggiornati sui crediti non riscossi e svalutati, con le motivazioni della decisione, e «quali siano state le azioni promosse per il recupero degli stessi». In caso contrario, l'esponente dei 5 Stelle annuncia il ricorso «all'autorità competente per gli opportuni provvedimenti del caso».