L'AQUILA Risorse sul territorio, ricostruzione e gestione dei flussi economici e finanziari. A pochi giorni dall'appuntamento elettorale, i candidati al consiglio comunale Giorgio De Matteis (nella foto) e Carla Mannetti (Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale) tirano in ballo il Pd. Il primo nodo da sciogliere è quello della Banca del Gran Sasso. «Il candidato del Pd Americo Di Benedetto conosce le reali condizioni economiche della banca di cui ha annunciato la prossima apertura?», incalza De Matteis. «La Banca del Vomano, presieduta dall'onorevole Giulio Cesare Sottanelli, arrivata in soccorso della mai nata Banca dell'Aquila (di cui Di Benedetto è presidente del comitato promotore), il 24 aprile ha convocato un'assemblea e al secondo punto dell'ordine del giorno c'era il ripianamento della perdita d'esercizio. Insomma, la nuova banca del Pd nasce indebitata. Un'ulteriore testimonianza dell'inadeguatezza mostrata in questi anni da Cialente e i suoi e di cui Di Benedetto rappresenta la perfetta continuità; continuità di un fallimento come la gestione del Progetto Case, Accord Phoenix, Gran Sasso e potremmo andare avanti per ore». Considerazioni che riguardano anche le risorse messe a disposizione dalla legge regionale. «Sono fermi al palo due milioni e mezzo della legge regionale 41», aggiunge De Matteis, «ma c'è di più: ad aprile il Comune ha chiesto la rimodulazione di quei fondi, senza però presentare un progetto. Bisogna sbloccare quei fondi e chiedere il rinnovo della zona franca urbana per ulteriori tre anni». Carla Mannetti ha poi ricordato come «tra i fallimenti di questa maggioranza c'è quello dell'aeroporto, come sottolineato dal viceministro Riccardo Nencini che, però, è stato impreciso qualche giorno fa: la struttura di Preturo è presente nel piano nazionale degli aeroporti e ha rimandato alla Regione le politiche per lo sviluppo». A proposito del Gran Sasso, il portavoce di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Michele Malafoglia si è detto preoccupato del degrado in cui versa il piazzale di Fonte Cerreto.