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Data: 28/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Voucher, rischio crisi Forza Italia e Lega in aiuto del governo

ROMA Sul piano tecnico la notizia è chiarissima: fra pochi giorni - ovvero se la manovrina sarà legge dopo il passaggio al Senato - famiglie, piccole imprese e enti locali, torneranno ad avere strumenti ad hoc per il lavoro occasionale senza essere costretti ad accordi in nero. La Commissione Bilancio con 19 si e 6 no ha infatti dato il via libera all'emendamento che ha partorito i fratellini dei defunti voucher. Non senza polemiche e fibrillazioni, però, anche per via dell'aria elettorale. Il Pd si è spaccato con tre deputati vicini alla corrente di Andrea Orlando che non hanno partecipato al voto. Si invece hanno votato i deputati centristi, i verdiniani di Ala e quelli di Fi e Lega. Mentre i bersaniani di Mdp hanno votato no anche se fanno parte della maggioranza unendosi ai 5Stelle e a Sinistra Italiana.
Insomma la reintroduzione con molti paletti di strumenti destinati a rimpiazzare i voucher, aboliti qualche mese fa dal governo per evitare il referendum organizzato dalla Cgil, ha scatenato un terremoto politico tale da assomigliare ad una prova generale della prossima campagna elettorale. Ad acuire lo scontro politico c'è la nuova legge elettorale che spinge ogni partito a gettare sul tavolo tutte le armi a propria disposizione per strappare qualche metro in più per il proprio orto.
Tutto questo metterà in pericolo la vita del governo Gentiloni? È opinione comune che le prestazioni occasionali scuoteranno la maggioranza. Il rischio crisi c'è ma non è detto che si concretizzi proprio per via della trattativa in corso sulla legge elettorale. I numeri parlano chiaro: alla Camera la maggioranza può tranquillamente fronteggiare il possibile voto contrario sulla fiducia sulla manovrina dei 40 deputati di Mdp e al Senato i bersaniani sono 16 e basterebbe che la cinquantina di senatori di Fi e Lega uscissero dall'aula al momento del voto per assicurare il via libera tecnico al provvedimento. E non è detto che la maggioranza cambi natura perché in presenza di una intesa sulla legge elettorale le urne potrebbero arrivare prestissimo.

LE PLATEE Se i nuovi voucher per i lavoretti domestici somigliano moltissimo ai vecchi, per le imprese invece cambia praticamente tutto. Potranno utilizzare il contratto di prestazione occasionale solo quelle fino a 5 dipendenti subordinati con contratto a tempo indeterminato. Oltre questa soglia bisognerà utilizzare i contratti flessibili già esistenti. Sono escluse poi tutte le aziende (anche quelle piccolissime) del settore edilizio e affini. In agricoltura la prestazione occasionale è prevista solo se i prestatori sono pensionati, studenti under 25, disoccupati. Escluse anche tutte le imprese per lavori relativi ad appalti di opere e servizi. Rispetto alla vecchia normativa che con la riforma Fornero aveva incluso tutti i comparti, la differenza è abissale. La Pubblica amministrazione potrà utilizzare il lavoro occasionale solo per emergenze da calamità naturali o di copertura eventi. Resta la tracciabilità (con la registrazione sul portale Inps un'ora prima della prestazione), ma cambiano i tetti di redditi e compensi: i lavoratori non potranno percepire nell'anno retribuzioni superiori a 5.000 euro complessivi con questo tipo di lavoro (con il governo Renzi questo tetto nei vecchi voucher era diventato 7.000) e non oltre 2.500 euro dallo stesso datore; questi ultimi, a loro volta (famiglie, imprese o P.a) hanno un plafond massimo totale di compensi per lavoro occasionale di 5.000 euro annuo (un tetto complessivo che le vecchie norme non prevedevano). Le imprese hanno anche altri due paletti: massimo 280 ore annue complessive, prestazioni quotidiane non inferiori a 4 ore.
Cambiano anche le cifre. Per i lavoretti domestici (pulizie, giardinaggio, baby sitting, badante, assistenza infermieristica, lezioni private) viene introdotto un libretto famiglia da acquistare sul portale Inps, che prevede una paga oraria nominale di 10 euro, di cui 8 vanno in tasca al lavoratore (con i voucher era 7,5 euro). Alle imprese la prestazione occasionale costerà invece oltre 12 euro, di cui 9 sono il netto per il lavoratore e il resto serve per i contributi (33%) e l'assicurazione Inail. I prestatori potranno cumulare tali compensi (esenti da Irpef) con eventuali sussidi di disoccupazione. Non potranno però più incassare presso i tabaccai: ad accreditare gli importi sarà l'Inps il 15 di ogni mese successivo alla prestazione.

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