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Data: 28/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
E arriva la svolta sui trasporti: risarcimento se il bus ritarda

ROMA L'autobus è in forte ritardo o non passa? Ecco il rimborso del biglietto. La manovrina introduce una svolta a lungo invocata dai passeggeri ma finora mai realizzata. Un emendamento a firma Bragantini (Pd), riformulato dal relatore e approvato dalla commissione Bilancio, prevede che se il bus tarda più di mezz'ora in città o un'ora nei collegamenti tra i diversi Comuni, i passeggeri avranno diritto al rimborso pieno del prezzo del biglietto. «Quando un servizio di trasporto pubblico regionale o locale si legge nel provvedimento subisce una cancellazione o un ritardo superiore a sessanta minuti alla partenza dal capolinea o da una fermata, o di trenta minuti per i servizi di trasporto pubblico svolti in ambito urbano, fatto salvo il caso di calamità naturali, di scioperi e di altre emergenze imprevedibili, i passeggeri hanno comunque diritto al rimborso del prezzo del biglietto da parte del vettore».

IL PROBLEMA Il rimborso copre il costo intero del biglietto e in caso di abbonamento il rimborso è pari alla percentuale giornaliera del costo completo dell'abbonamento. La piccola riforma rende concreta la difesa di un diritto che, circa un anno fa, era stato congelato. Infatti la bozza del decreto legge sui servizi pubblici locali (testo unico attuativo della riforma Madia) che si occupa anche di trasporti, imponeva una stretta su corse cancellate o ritardi, a tutela dei pendolari e di che si muove con i mezzi pubblici. Ma all'ultimo momento il diritto al rimborso era stato rinviato.
La misura rischia di mettere in difficoltà soprattutto l'Atac, la più grande partecipata del Tpl d'Italia, alle prese quotidianamente con corse cancellate e ritardi record. A Roma l'attesa per i bus può arrivare anche fino a un'ora. Nell'ultimo rapporto della Ragioneria capitolina sui trasporti pubblici si legge che, per via delle corse saltate, nel 2015 si sono persi 19,1 milioni di km. Questo è lo scarto tra il servizio programmato dalla municipalizzata romana e le prestazioni effettivamente rese. Nella periferia est della città - a Torre Gaia, Tor Sapienza e Tor Bella Monaca - molti studenti preferiscono farsela a piedi la mattina invece di aspettare lo 058. Nella black list delle linee più bersagliate dai ritardi c'è il bus 71 che dalla stazione Tiburtina porta in centro storico, dove è capitato di aspettare fino a 50 minuti. Alla stazione della metro A Cipro l'attesa per il 31 può arrivare fino ai 45 minuti, ai Colli Portuensi fino a mezz'ora. Che dire poi delle linee soppresse all'improvviso «per indisponibilità di vetture»? Possono rientrare nella categoria dei ritardi? A febbraio in 25 giorni per 45 volte sono state soppresse in modo alternato 15 linee.

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