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Data: 30/05/2017
Testata giornalistica: Rete8 - Tg8
Sicurezza su A24 e A25: scontro Toto Cgil. Polemiche per la messa in sicurezza (Guarda il servizio)

Il numero uno di “Strada dei Parchi” ribadisce l’urgenza di completare i lavori, la Cgil chiede chiarezza sul reale progetto.

Carlo Toto, patron della Toto Holding, il gruppo che controlla “Strada dei Parchi” é intervenuto sulle pagine dei giornali in merito al dibattito parlamentare sugli emendamenti alla cosiddetta “manovrina” che metterebbero a rischio le risorse già stanziate per interventi di messa in sicurezza di A24 e A25, in particolare in zone ad alto rischio sismico:

“Dirottare altrove le risorse – dichiara Toto – significa semplicemente non solo andare contro le norme ma anche contro il buon senso – un appunto di Toto anche sul canone concessorio di “Strada dei Parchi” dal Mit all’Anas – Visto che il Ministero delle Infrastrutture ha approvato parte degli interventi di messa in sicurezza urgente per circa 200 milioni, é necessario incrementare da due a quattro le annualità, garantendo l’impatto zero sulla tariffa e completamento dell’intervento.”

La Filt-Cgil, dal canto suo, chiede chiarezza rispetto ai reali obiettivi di “Strada dei Parchi” parlando di proroga ventennale della concessione a fronte di una richiesta al Ministero di complessivi 6,5 miliardi di euro, per un piano finanziario che prevede tra l’altro, stando a quanto riferisce la nota della Filt-Cgil, anche l’aumento delle tariffe nell’ordine del 2,5% annui ed un taglio sul personale di almeno 300 unità:

“Un conto è mettere in sicurezza i viadotti e il tracciato logorati dal tempo e dagli eventi sismici che rientra peraltro nella manutenzione ordinaria delle autostrade, così come previsto da una normativa del 2006 – scrive nella nota la Cgil – Altro è effettuare correzioni invasive del tracciato tali da compromettere l’equilibrio idrogeologico di un territorio in cui sono frequenti attività sismiche. I nuovi indirizzi nazionali ed europei sull’economia circolare puntano al recupero, non alle grandi opere. Gallerie su parchi e riserve compromettono l’equilibrio ambientale. La messa in sicurezza delle gallerie non può essere utilizzata come alibi per realizzare varianti.”

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