ROMA Va bene, la data delle elezioni anticipate, se mai ci saranno davvero, viene decisa dal Colle. Ma in queste frenetiche ore nel mondo della politica non si parla d'altro: quando? Una buona parte di responsabilità ce l'hanno i 5Stelle che hanno proposto di votare il 10 settembre. Perché votare sotto l'ombrellone? Perché in tempi di campagne elettorali permanenti un po' di marketing non guasta mai. Secondo i 5Stelle in questo modo i deputati attuali non prenderebbero la pensione (a 65 anni, come stabilito con la riforma del gennaio 2012). Ma in realtà, poiché il vecchio parlamento resterà in piedi fino alla proclamazione del nuovo che grosso modo avverrebbe a metà ottobre, la pensione scatterebbe lo stesso. Per far evaporare le pensioni dei parlamentari (peraltro calcolate col contributivo) bisognerebbe votare il 27 agosto ma evidentemente i 5Stelle non se la sono sentita di adombrare questa ipotesi.
La data del 24 settembre, fatta trapelare qualche volta da Matteo Renzi con l'obiettivo di sintonizzare gli italiani con il voto parallelo dei tedeschi, appare un filo più probabile. Tuttavia in autunno si dovrà impostare una manovra per tenere i conti pubblici in ordine. E il Colle si augura che i partiti abbiano il tempo per raggiungere un accordo che eviti alla speculazione di far impazzire la spesa per interessi sui conti pubblici.
Dunque forse la prima data utile potrebbe essere il primo ottobre ma quella che almeno ieri - sempre ammesso che si vada alle elezioni - sembrava la domenica più adatta era il 22 ottobre in modo da evitare del tutto una campagna elettore in estate. Nello stesso giorno la Lombardia ha fissato il referendum autonomista E dunque la Lega punta all'election day. Ma per votare in periodo di vendemmia occorrerà sciogliere il Parlamento almeno 45 giorni prima. Non sarà una passeggiata, ci si può scommettere