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Pescara, 24/07/2024
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Data: 30/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ferrhotel, via libera del Consiglio ai 70mila euro per il progetto

Passo in avanti per la casa dello studente nella struttura destinata a trasformare il rudere del vecchio Ferrhotel su corso Vittorio Emanuele. La maggioranza in consiglio comunale, superando qualche fatica iniziale legata ai numeri, ha trovato i 17 voti necessari per approvare la ratifica della variazione di bilancio (già varata dalla giunta) entro la scadenza fissata per oggi. La somma di 70mila euro, stanziata dalla Regione e messa a disposizione del Comune per l'intervento, sarà di fatto destinata al pagamento del progetto che l'amministrazione cittadina ha già inviato a suo tempo a Roma, aderendo formalmente al bando del Ministero: in ballo c'è il finanziamento dell'opera per circa 5 milioni e mezzo. L'intervento è frutto di un accordo di programma tra Regione, Comune e Adsu, azienda per il diritto agli studi universitari. Grazie ai lavori, il Ferrhotel ospiterà 66 posti letto, in parte da realizzare in un secondo edificio di cinque piani previsto alle spalle della costruzione principale. Palazzo rigorosamente antisismico, in osservanza alle norme sulla sicurezza, da realizzare su un'area di 1500 metri quadri. Con l'auspicio che non vada a confliggere con l'ambiziosa visione di riqualificazione dell'area di risulta.
L'approvazione della variazione di bilancio era l'unico punto all'ordine del giorno del consiglio comunale di ieri pomeriggio ma la discussione in aula si è comunque protratta per oltre un'ora e mezza. Come si diceva, la maggioranza di centrosinistra ha faticato un po' per assicurarsi la presenza di 17 consiglieri votanti per approvare l'atto. Nessun aiuto dalla lista Teodoro, che ha ribadito la linea di distanza assunta da quando ha perso l'assessorato. Piernicola Teodoro era assente mentre il collega Massimiliano Pignoli ha dichiarato la non partecipazione al voto. A complicare le cose per il centrosinistra, l'assenza per ragioni di lavoro di Piero Giampietro e Tiziana Di Giampietro. Solo l'ingresso dei consiglieri Martelli (nonostante fosse malato) e Bruno, e poi anche della Di Giampietro, ha riportato tranquillità assicurando i voti necessari. La discussione si è protratta fino alle 17,30 per le ossrevazioni del centrodestra, l'approvazione ha infine chiuso i lavori.

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