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Pescara, 24/11/2024
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Data: 31/05/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Autostrade, il nodo sicurezza. Sbloccati 111 milioni per interventi sul tracciato abruzzese. Posta la fiducia sulla manovrina

PESCARAIl passo conclusivo sarà la fiducia in aula alla Camera che sarà votata domani. Con approvazione finale in Senato dopo il voto delle comunali. Questo l'orientamento del governo in merito alla manovrina che prevede, tra le altre misure, un finanziamento di 111 milioni di euro per la messa in sicurezza dei 107 viadotti della A24 e A25 che hanno bisogno di interventi. In realtà si tratta di un prestito alla società Strada dei Parchi corrisposto su due annualità del canone concessorio e rimborsabile in tre rate annuali da 37 milioni che andranno all'Anas. Una soluzione di compromesso trovata in commissione Bilancio. Con un giallo che resta ancora insoluto. «Non è stato risolto il problema della messa in sicurezza dei viadotti e non è stato chiarito su chi ricada il relativo onere economico», ha avvertito la società Strada Parchi. «Stando così le cose, il rischio è che, alla fine, a pagare siano gli utenti». Nell'ultima stesura del testo, infatti, restano confermate le somme stanziate: l'equivalente delle rate per le quali «è sospeso» l'obbligo del concessionario di versare il corrispettivo della concessione. Ma è vero anche che le «rate sospese del corrispettivo di concessione», devono intendersi, «tutte di spettanza di Anas spa», e non del ministero delle Infrastrutture, come nel testo originale del governo. Ad Anas andranno restituite, come detto, in tre tranche annuali con scadenza tutte 31 marzo 2028, 2029 e 2030. Un passaggio che apre la strada ad un giallo: chi sarà il pagatore finale?Quella della messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi è uno dei dieci interventi individuati nel corso del Forum del Centro sui Trasporti (vedi tabella di lato) per mettere la regione al passo con la modernità. Ha spiegato Mauro Fabris, vice presidente della Strada dei Parchi: «L'autostrada è vetusta e bisogna intervenire sui raggi delle curvature, sulle altimetrie, sulle pendenze. Già quando l'abbiamo presa noi, nel 2003, era malmessa», e da allora, «sono stati investiti più di 170 milioni», con «un traffico che non è aumentato». I lavori di messa in sicurezza sono già iniziati, mentre su alcuni viadotti «è stato messo un limite ai trasporti eccezionali». Comunque, ha rimarcato ancora Fabris, la questione non è solo «la messa in sicurezza, ma anche il suo ammodernamento. Quando è brutto tempo, quella abruzzese è tra le autostrade che soffrono di più». Da qui la necessità del nuovo tracciato più corto e più in galleria. «Stiamo aspettando l'approvazione del Pef, il nuovo piano economico finanziario» (che va concordato tra ministero delle Infrastrutture e società concessionaria, ndr.) ha aggiunto Fabris. «Il piano è all'esame del governo dallo scorso anno ed già stata raggiunta un'intesa per due miliardi e mezzo di euro, di cui si avranno 1 miliardo e mezzo subito».

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