In alcuni punti del Progetto Case di Coppito 2, recentemente fatto evacuare in fretta e furia, si nota una sovrapposizione di parte dell'intonaco a seguito di uno slittamento. Un dislivello di due centimetri per il cedimento della struttura. Con il passare dei giorni e dopo i continui sopralluoghi del personale tecnico del Comune e degli agenti della Forestale, emergono alcuni particolari sulla grave situazione di degrado a seguito della marcescenza delle basi delle travi portanti di legno a causa di un'infiltrazione di acqua. Infiltrazione di origine piovana, si era detto in un primo momento, dal momento che la ditta costruttrice non avrebbe installato la guaina impermeabile a protezione dei primi 20 centimetri, con un concreto rischio di cedimento. Ma i recenti sopralluoghi effettuati nei 23 alloggi antisismici del progetto Case di Coppito 2 (per 67 unità familiari complessive) hanno portato a galla un'altra verità: il ristagno di acqua non piovana nella parte bassa della struttura, dovuto da fuoriuscite del sistema idraulico, che avrebbe provocato lo slittamento e la sovrapposizione di parte di intonaco. Così tutta l'area è stata delimitata, mentre alcuni pali di sostegno sono stati sistemati al di sotto della piastra, in corrispondenza dei parcheggi, dove anche in questo caso sono evidenti le infiltrazioni di acqua.
LA DIREZIONE Anche se il sostituto procuratore che si occupa del caso è Roberta D'Avolio (lo stesso Pm del crollo di un balcone nel progetto Case di Cese di Preturo, nel settembre del 2014) la vicenda è seguita direttamente dal procuratore capo Michele Renzo, che dovrà decidere a chi affidare l'inchiesta e in quale direzione indirizzarla. Gli investigatori della Forestale, tra i primi ad intervenire sul posto, hanno redatto e consegnato una prima informativa in cui viene posto in evidenza il problema della mancata manutenzione. Il tutto anche sulla scorta di testimonianze di residenti che hanno lamentato di come la questione delle infiltrazioni fosse stata più volte segnalato agli uffici competenti del Comune, senza però ricevere alcuna risposta. Non è escluso che anche il Comune, dopo la denuncia presentata nell'immediatezza dei fatti dal consigliere comunale Roberto Tinari (Forza Italia) possa a sua volta presentare un proprio esposto qualora dovesse ritenere responsabile di quanto accaduto la società privata addetta alla manutenzione dopo l'uscita di scena del Dipartimento di protezione civile.
Intanto ieri approfittando del giorno di festa nazionale, numerosi residenti hanno approfittato per recarsi negli alloggi sgomberati per portare via le ultime cose, rimaste all'interno. Per il Comune è una corda contro il tempo visto che la dirigente Enrica De Paulis, ha assicurato che entro dopo domani gli sfollati ora ospiti dell'hotel Amiternum o presso parenti ed amici, troveranno una nuova sistemazione in edifici sicuri.