ROMA Sono circa 1.250.000 i pensionati che dal prossimo luglio riceveranno per la prima volta la cosiddetta quattordicesima, aggiungendosi agli oltre due milioni che già percepivano questa maggiorazione del trattamento pensionistico. Circa un decimo dei nuovi beneficiari, ha fatto sapere il presidente dell'Inps Boeri dal festival dell'Economia di Trento (parlando a Radio Anch'io) saranno ex dipendenti pubblici: il loro numero sale dagli attuali 5 mila a 125 mila, con un incremento fortissimo in termini percentuali (+1.500%) anche se l'incidenza di questa categoria sulla platea complessiva resta limitata. Una platea che secondo lo stesso Boeri potrebbe alla fine risultare più ampia dei quasi 3.400.000 indicati nella relazione tecnica della legge di bilancio: se ciò dovesse avvenire anche il costo per lo Stato si rivelerebbe un po' più alto degli 800 milioni l'anno previsti.
DUE DIREZIONI L'intervento del precedente governo agisce in realtà in due direzioni: da una parte aumenta appunto il numero dei beneficiari, elevando da circa 750 a circa 1.000 euro mensili lorde il tetto di reddito che consente di percepire la quattordicesima; dall'altra, solo per coloro che già avevano diritto al beneficio con il precedente limite più basso, incrementa del 30 per cento l'importo dello stesso. Un importo che è a sua volta variabile in base agli anni di contributi a suo tempo versati ed al precedente status lavorativo, dipendente oppure autonomo. Le fasce sono tre: coloro che hanno fino a tre anni di contributi, quelli che sono tra i 15 e i 25 e infine coloro che hanno versato per oltre 25 anni. Per i lavoratori autonomi tutti questi requisiti sono incrementati di tre anni. Nella prima fascia la quattordicesima era di 336 euro e passa a 437 per coloro che non superano i 1.500 euro mensili. Nella seconda si va da 420 a 546 euro, nella terza da 504 a 655. È previsto anche un requisito di età, fissato a 64 anni.
L'EFFETTO DISTRIBUTIVO Proprio il livello di reddito relativamente basso spiega probabilmente la scarsa incidenza degli ex dipendenti pubblici, che hanno in genere trattamenti pensionistici più alti. Ma questo tipo di requisito è stato criticato da vari osservatori, tra cui lo stesso Boeri, perché riferito non al nucleo familiare ma al singolo beneficiario. Questo vuol dire che possono godere della quattordicesima anche persone che per la propria situazione familiare non si trovano in particolare stato di bisogno. Questo effetto distributivo è stato evidenziato da ultimo in una ricerca della Banca d'Italia citata nella recentissima Relazione annuale. Dall'analisi risulta che circa il 16 per cento delle famiglie italiane si troveranno ad avere al proprio interno almeno un beneficiario. La quattordicesima premia prevalentemente quelle con un reddito equivalente basso: i nuclei nei primi quattro decili di reddito riceveranno oltre il 60 per cento delle risorse. Il 30 per cento di queste stesse risorse però dovrebbe andare a famiglie con reddito equivalente superiore alla mediana. Per effetto dell'intervento, fanno notare i ricercatori di Via Nazionale,il reddito disponibile annuo delle famiglie beneficiarie aumenterà in media dell'1,65%, ovvero di circa 250 euro.