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Pescara, 24/11/2024
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Data: 03/06/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Stretta alle spese delle partecipate riduzione del 20% per i costi dei cda

ROMA La riforma Madia per le partecipate sta per arrivare in porto. Il decreto di riordino è in realtà in vigore già da settembre ma dopo la sentenza della Consulta sulla delega P.a il testo si è riaperto per trovare un'intesa con i territori. Accordo raggiunto, iter parlamentare completato, non resta che il via libera finale al prossimo Consiglio dei ministri. Il provvedimento correttivo è frutto del compromesso con le Regioni, che, tra l'altro, hanno voluto e ottenuto, visto il verdetto della Corte Costituzionale, voce in capitolo anche sui nuovi tetti agli stipendi. Le fasce retributive che abbasseranno ancora i limiti attuali dovranno essere concordate e quindi ci vorrà del tempo. Ma intanto la stretta si farà sentire, perché in tutte le società, in attesa della definizione dei nuovi massimi, scatteranno tagli alla spesa, con una riduzione del 20% delle risorse destinate ai Consigli di amministrazione. Una sorta di sanzione per il ritardo, visto che il passaggio da tre a cinque scalini per i compensi (l'ultimo sotto i 100mila euro) è atteso da ottobre. Per il resto il decreto bis recepirà il patto trovato in Conferenza Unificata, con il rinvio dei piani sui tagli, per l'eliminazione delle scatole vuote, a fine settembre. L'adeguamento degli statuti a una serie di incompatibilità dovrà avvenire invece entro luglio. C'è poi la possibilità per le Regioni di escludere, motivando la scelta, loro società dal giro di vite. Sempre per venire incontro alle richieste dei territori, la soglia di fatturato sotto cui eliminare la partecipazione è stata abbassata a 500 milioni (da un milione). Tra le novità della versione finale del testo anche l'apertura ai cosiddetti Comuni Spa: il municipio potrà mantenere la sua partecipazione in una società che fa gare fuori dal confine comunale purché non sia più titolare di altri affidamenti diretti e ricada in un servizio a rete (trasporto, rifiuti, acqua, distribuzione gas ed energia elettrica).

I VINCOLI La ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, in un video postato l'altro giorno su Twitter ha assicurato: «noi le partecipate inutili, tutte quelle che servono solo a pagare gettoni di presenza ai consiglieri di amministrazione, già le stiamo riducendo». Tutto ciò, ha aggiunto Madia replicando al M5s, «porterà a un risparmio di circa 300 milioni sui minori compensi, 600 milioni sulle dimissioni, per un totale di circa un miliardo», stime dell'ex commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, alla mano. Ma la prossima sarà una settimana decisiva anche per lo sblocco dei contratti degli statali, dopo otto anni di stop: per giovedì 8 giugno è fissato un incontro con le parti interessate sulla direttiva madre per tracciare la strada ai rinnovi. E sempre nei prossimi giorni dovrebbero arrivare gli ultimi pareri parlamentari sul decreto anti-furbetti del cartellino.

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