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Pescara, 24/07/2024
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Data: 04/06/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Bus, biciclette e poche auto per ridurre traffico e smog. Presentato il Piano della mobilità: ecco come ci muoveremo entro dieci anni

PESCARA Autobus più veloci ed ecologici. Una rete lunghissima di piste ciclabili. La filovia. Ma, soprattutto, poche auto in circolazione. Ecco come sarà Pescara entro i prossimi dieci anni. Il futuro è tracciato nel Piano urbano della mobilità sostenibile, strumento indispensabile per migliorare la qualità della vita dei cittadini e rendere più efficiente ed ecologico il sistema di trasporto. «Pescara è la prima città d'Abruzzo a dotarsi di un documento del genere e la 28esima in tutta Italia», hanno fatto notare ieri il sindaco Marco Alessandrini e il gruppo di lavoro che ha dato vita a questo Piano, composto dall'assessore alla mobilità Stefano Civitarese Matteucci, dal professor Roberto Mascarucci, dall'architetto Francesca Marzetti, dal mobility manager del Comune Piergiorgio Pardi e dal dirigente del settore Lavori pubblici Giuliano Rossi. In 57 pagine, consultabili anche sul sito Internet del Comune, sono riportati dati e obiettivi dell'amministrazione comunale per migliorare la mobilità urbana. Si tratta di uno strumento di breve-medio termine», ha precisato Mascarucci, «con previsioni degli interventi a cinque anni, ma su una visione strategica a dieci». Ci sono addirittura delle proiezioni degli interventi da realizzare da oggi fino al 2050. Tuttavia, non ci sono indicazioni precise su dove costruire nuove piste ciclabili, corsie preferenziali degli autobus o altre Zone a traffico limitato. Nel Piano, approvato dalla giunta e che verrà presentato entro breve tempo durante una seduta straordinaria aperta del consiglio comunale, ci sono in compenso le linee generali per realizzare questi obiettivi. Così, si scopre che l'amministrazione è intenzionata a triplicare l'estensione delle piste ciclabili, allungandole dagli attuali 21 chilometri, fino a 60 entro il 2027 e, addirittura fino a 120 entro il 2050, ossia un metro per ogni abitante. In questo modo, potrà aumentare anche il numero degli spostamenti effettuati in bici: oggi sono circa il 2 per cento, l'obiettivo è arrivare a più del 10 per cento nel 2027 e al 15 nel 2050. «La finalità generale del Piano», si legge in un passaggio, «è quella di connettere e ricongiungere tutte le piste ciclabili esistenti in città». «Si tratta di un programma», ha spiegato Civitarese, «che il Comune ha intenzione di avviare destinando 500mila euro nell'annualità 2017-2018 per gli interventi sulla ciclabilità cittadina, di cui 250mila già spesi per realizzare la pista ciclabile di viale Muzii». «Un altro milione, dei 18 previsti nel bando per la riqualificazione delle periferie», ha fatto presente Rossi, «sarà disponibile per le piste ciclabili nelle zone periferiche». Il Piano prevede per la zona centrale, la connessione tra strada parco, lungomare e centro cittadino; per il centro storico, il ricongiungimento tra corso Manthoné, viale D'Annunzio, via Caduta del forte, piazza Unione; per l'asse nord-sud, la pista su viale Marconi; per la zona universitaria, la riconnessione dei tratti di viale Pindaro, stadio e luingomare sud; per il ponte della Libertà, il collegamento della strada Pendolo e del lungofiume nord.Ampi capitoli del Piano sono dedicati anche al trasporto pubblico. Oggi la velocità media degli autobus è troppo bassa per competere con le auto private, raggiunge i 16,67 chilometri orari, molto meno di una bicicletta. Ma con la realizzazione della futura filovia in sede propria e con nuove corsie preferenziali la velocità commerciale media annua potrebbe raggiungere i 20 chilometri orari e i 30 entro il 2050. Ma per ridurre la quantità di traffico privato in circolazione saranno necessari anche altri interventi. Prima fra tutti, un'estensione delle Zone a traffico limitato. «Con l'obiettivo a lungo termine», rivela il Piano, «di regolamentare l'intera area centrale della città superando i cento ettari, ossia il quadrilatero centrale delimitato dal mare, dal fiume, da corso Vittorio Emanuele e da viale Muzii». Misure queste che dovrebbero consentire anche una riduzione della quantità di polveri sottili nell'aria.

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