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Pescara, 24/07/2024
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Data: 05/06/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Gli aspiranti sindaci: sì alla mobilità elettrica. Confronto con Legambiente. Tutti si sono detti pronti a lavorare per riportare la gente verso il centro

L'AQUILA Continuano gli incontri dei candidati sindaci con le associazioni del territorio. Ieri pomeriggio i sette aspiranti primi cittadini hanno incontrato il circolo aquilano di Legambiente, associazione che, come ha spiegato il referente locale Enrico Stagnini, ha il compito di occuparsi di problematiche ambientali affrontate su basi scientifiche. Unico assente il candidato del centrodestra, Pierluigi Biondi, che ha fatto pervenire agli organizzatori un messaggio in cui spiegava che precedenti impegni impedivano la sua presenza. Nel messaggio Biondi rispondeva alle domande poste in diretta agli altri candidati, Carla Cimoroni, Americo Di Benedetto, Claudia Pagliariccio, Fabrizio Righetti, Giancarlo Silveri e Nicola Trifuoggi. Sul tavolo le problematiche della città presa in una tenaglia tra la ricostruzione post-sisma e la gestione del futuro. I candidati, a turno, hanno risposto alle domande sul progetto Case, come gestirlo e cosa farne, dal riutilizzo agli abbattimenti selettivi. A quelle sulle casette temporanee realizzate in base alla delibera comunale 58, sul nuovo Prg, la cui bozza è stata presentata poche settimane fa, sulla mobilità, sulla pedonalizzazione, sulla mobilità elettrica. In pratica, sui temi ambientali le risposte dei candidati non si sono distinte l'una dall'altra se non nelle sfumature. Per quanto riguarda il progetto Case, ad esempio, tutti hanno parlato di ricognizione per stabilire quali edifici possano essere salvati. Per la città, esplosa nel dopo sisma, tutti hanno detto che è necessario combattere lo "sprawl", l'allontanamento disordinato delle persone e riportare la gente verso il centro. I sei candidati presenti si sono detti favorevoli alla pedonalizzazione del centro storico, al potenziamento del trasporto pubblico, alla realizzazione di parcheggi. E, analogamente, tutti si sono detti contrari al consumo di suolo e alle grandi opere come il ponte sulla Mausonia, e favorevoli alla riparazione del ponte di Belvedere. Stesso discorso per le altre domande che vertevano su aspetti tecnici come la certificazione energetica degli edifici, su chi deve e può fare i controlli. Anche sulle casette costruite in seguito alla delibera 58, la visione è praticamente unanime con leggere sfumature tra un candidato e l'altro. Sanare solo quelle che rispettano rigidamente i vincoli della delibera comunale che nell'immediato dopo sisma ne autorizzava la costruzione.

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