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Data: 06/06/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Su Alitalia si fanno avanti 19 gruppi

ROMA Sono 19 le manifestazioni di interesse per Alitalia pervenute entro le 18 di ieri al Notaio Atlante di Roma. Ci sarebbero Delta Airlines e British Airwais tra le compagnie e probabilmente anche Etihad che era partner al 49% di Alitalia Sai finita in amministrazione straordinaria ai primi di maggio. Nella procedura gestita dall'advisor Rothschild per conto dei commissari, si sono fatti avanti fondi di private equity e nomi civetta come quello di Fabio Scaccia, lo sconosciuto docente di materie aeronautiche all'istituto tecnico industriale Don Giuseppe Morosini a Ferentino, in provincia di Frosinone che, a gennaio 2007 depositò una delle 11 offerte per la privatizzazione da parte del Tesoro. «Non ho una lira, ma non potevo restare zitto mentre l'azienda perde un milione al giorno» disse il carneade della Ciociaria. Top secret sui nomi di coloro che hanno consegnato la proposta, «c'è il vincolo di riservatezza» ha spiegato il commissario Stefano Paleari che assieme a Luigi Gubitosi, Enrico Laghi ha in mano le redini del vettore.
Oggi i commissari e i banchieri di Rothschild apriranno le buste e selezioneranno i pretendenti alla fase successiva: l'accesso alla data room che sarà virtuale, cioè fatta via internet e potrebbe partire lunedì 12 per durare circa un mese. C' da dire che il compito dei commisari e advisor sarà quello di verificare l'esistenza dei requisiti e credenziali richiesta, a cominciare da quelli sulla sostenibilità. E' verosimile che la scrematura possa ridurre a 10-15 il numero dei soggetti che avranno titolo per andare avanti.
Il prossimo step sarebbe in calendario a fine luglio con le offerte non vincolanti.
«Continuiamo a monitorare i progressi di Alitalia da quando è entrata nel processo di amministrazione» straordinaria» ha fatto sapere la compagnia di Atlanta Delta, una delle più grandi del mondo che, come anticipato dal Messaggero di domenica 3 aveva fatto intendere di volersi presentare ai nastri di partenza: l'interesse manifestato sarebbe per alcuni asset. Ieri nella tarda mattinata ora italiana, il ceo della compagnia americana Richard H. Anderson avrebbe tenuto una conference call con uno dei commissari di Alitalia, alla presenza dei consulenti. Delta ha 80 mila dipendenti, 841 aeromobili, serve 341 destinazioni di cui 101 internazionali. British con sede a Hillingdon, il borgo più occidentale di Londra vicino al suo hub principale, l'Aeroporto di Londra-Heathrow, è la più grande compagnia britannica per flotta, voli e numero di destinazioni internazionali e la seconda per numero di passeggeri trasportati dietro EasyJet. Rothschild ha contattato compagnie cinesi come Hna, europee e dei paesi arabi.
IL NO TEDESCO
«Nessun interesse» per Alitalia è stata la dichiarazione ufficiale di Lufthansa. «Continuano ad esserci forti legami», ha dichiarato la compagnia degli Emirati arabi. La compagnia di Abu Dhabi resta «aperta ad esplorare tutte le opzioni per mantenere e potenzialmente rafforzare questi legami con l'obiettivo di benefici reciproci». Fin qui le dichiarazioni e prese di posizioni ufficiali. Fonti autorevoli rivelano poi che folta è la presenza dei private equity. Ci sarebbero Cerberus Capital Management, uno dei più grandi fondi di investimento degli Stati Uniti, Elliott. Poi Indigo Capital che in passato si è occupata più volte di dossier aerei come l'altro fondo americano Platinum equity.
Parallelamente al dossier della vendita, i commissari intanto lavorano sui risparmi (dopo i 100 milioni già ottenuti dai contratti derivati per il carburante, ora sul tavolo ci sono quelli sui leasing degli aerei) e sulla messa a punto del piano industriale che, ha spiegato qualche giorno fa in un'intervista Paleari, verrà presentato entro fine luglio.

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