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Pescara, 24/11/2024
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Data: 06/06/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso il voto - Bersani, platea allargata c'è anche Di Matteo possibile la candidatura

PESCARA Sembra ieri quando l'ex segretario del Pd raccoglieva anche in Abruzzo il tributo del suo partito. Era il 27 dicembre del 2012 e il centrosinistra portava 5 candidati alle primarie per la scelta del candidato premier. Bersani raccolse nella regione il consenso del 45,3% degli elettori, Matteo Renzi si fermò al 36,29%. Dietro gli altri: Tabacci, Puppato, Vendola. Un risultato confermato quindici giorni dopo al ballottaggio, perfettamente in linea con quello nazionale. Sembra ieri, invece, dopo soli 4 anni, siamo in un'altra epoca politica, con Bersani che si ripresenta in Abruzzo per lanciare il nuovo movimento: Articolo1-Dp e dirne peste e corna del Pd di Matteo Renzi, lo stesso partito che lui aveva contribuito a fondare assieme a Walter Veltroni, Massimo D'Alema e tanti altri e che nel 2013 (anche con i voti dell'Abruzzo) lo elesse a grande maggioranza segretario nazionale. La conferma che in politica mai dire mai.
Uno psicodramma che si sta consumando non senza strascichi a sinistra. Bersani affronta subito il grande tema della nuova legge elettorale, oggi all'esame della Camera: «Carta canta - dice -, si è impostata una roba poco tedesca e molto italiana. Praticamente saranno solo quattro persone a decidere le liste».

L'ACCORDO Quanto a un probabile accordo Pd-Forza Italia per la formazione di un ipotetico, nuovo governo: Le cose ormai vanno lì - risponde Bersani -, lo ha capito anche un bambino. Cosa farà, invece, Articolo1 alle prossime elezioni? «Noi ci siamo mossi per avere in Parlamento almeno una forza di centrosinistra». E cosa cambia per gli italiani se si dovesse andare al voto in settembre, rispetto alla scadenza naturale di marzo? Bersani non ha dubbi: «Cambia moltissimo e francamente non credevo che ci fosse tanta irresponsabilità. Diciamolo pure, tanto poco amore nei confronti del Paese. Spero che tutta la società civile si muova, con l'aiuto dei media, per farli riflettere e convincerli a tornare indietro». Ad accogliere Bersani nell'aula del consiglio comunale di Pescara c'erano il deputato di Articolol Gianni Melilla, l'assessore regionale alle politiche sociali Marinella Sclocco, il sottosegretario della giunta D'Alfonso, Mario Mazzocca, i consiglieri comunali Stefano Casciano e Carlo Gaspari. Ma ad ascoltare l'ex segretario del Pd si sono presentati in tanti, dall'ex sottosegretario Bruno Viserta, all'ex parlamentare Pina Fasciani, al consigliere regionale Donato Di Matteo, ancora nel Pd ma molto corteggiato dal nuovo movimento. Lui si schermisce: «Sono qui solo per una visita», anche se la valigetta di medico condotto è rimasta nel bagagliaio dell'auto. Per Artcolo1 lo scoglio da superare alle elezioni politiche sarà lo sbarramento del 5% previsto dalla nuova legge elettorale. In Abruzzo i big accreditati per una candidatura alla Camera o al Senato sono già tre: il deputato uscente di Si, Gianni Melilla, Mario Mazzocca e Marinella Sclocco, agevolata dalla preferenza di genere che interesserà anche i candidati dei collegi uninominali, oltre quelli del listino. Se arriva anche Di Matteo non c'è che dire: sarà una bella lotta.

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