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Pescara, 24/07/2024
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Data: 07/06/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Autostrade e lavori. Toto chiede aiuto ai governatori

PESCARA Premesso questo e quello, ricordati termini e passaggi dell'intricatissima vicenda, la lettera di Strada dei Parchi viene finalmente al punto con una richiesta secca ai governatori di Lazio e Abruzzo, Nicola Zingaretti e Luciano D'Alfonso. Ciascuno dei due presidenti, dice la società del gruppo Toto concessionaria delle autostrade abruzzesi, dovrebbe levare «la sua voce, in considerazione del fatto che le autostrade A 24 e A 25 corrono per gran parte nel suo territorio, fungendo da insostituibile arteria di collegamento tra la sponda adriatica e quella tirrenica, nonché per l'attuazione degli interventi di protezione civile in territori, quali quello laziale e abruzzese, che hanno dimostrato più volte, purtroppo, la propria vulnerabilità». Quello che si chiede è un intervento sul Parlamento, che con l'ultimo intervento che ha trasferito la titolarità dei canoni di concessione dal Ministero dei trasporti all'Anas ha ulteriormente complicato la vicenda dei lavori di messa in sicurezza di viadotti e gallerie. Manovra che, scrive Strada dei parchi, «oltre che illegittima da punto di vista costituzionale, è altresì inopportuna dal punto di vista politico poiché sottrae alle regioni Lazio e Abruzzo risorse che sono generate dai rispettivi territori».
Con la conclusione che «il tempo delle mediazioni e finito, la società chiede ai governatori una discesa in campo decisiva per sbloccare la partita delle risorse finanziarie necessarie per i lavori di adeguamento sismico dei principali viadotti di A 24 e A 25. Costo previsto dell'intervento, 194 milioni,in gran parte autorizzati (164 milioni) dalla direzione ministeriale per la vigilanza sulle concessioni autostradali. Ma i cantieri, aperti da Strada dei Parchi a inizio maggio, rischiano di bloccarsi poiché la titolarità delle risorse necessarie, provenienti dai canoni di concessione 2015-2016 e 2017-2018, già accantonati da Strada dei parchi, è stata spostata dal Ministero all'Anas. La norma contestata, che fra l'altro vede la luce mentre è in corso il contenzioso amministrativo tra azienda e Ministero, ha come effetto di dimezzare il gruzzolo disponibile, che scende a 112 milioni. L'arma di pressione che Strada dei parchi usa con i due governatori è la minaccia dell'aumento dei pedaggi.

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