“I primi effetti della cura del ferro - inizio di una svolta”, è il titolo del convegno che Fercargo (l’associazione che riunisce 16 imprese ferroviarie private) ha organizzato per il prossimo 27 giugno a Roma nella “sala della Regina” alla Camera dei Deputati.
Un’iniziativa volta a evidenziare gli effetti positivi prodotti dalla famosa “cura” del Ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
Meno inquinamento e maggiore utilizzo del trasporto merci su rotaie, parte da qui la ripresa del settore che negli ultimi dieci anni ha vissuto momenti di declino che sembravano inarrestabili.
Un’iniziale inversione di tendenza è stata registrata nel 2015, per passare poi nel 2016 a un aumento del 6%. (dati forniti da Fercargo)
Ma in cosa consiste la cura del “Medico-Ministro”?
Si tratta di una serie di incentivi strutturali che consentono alle imprese private di tornare a investire sulle rotaie.
Consentire il trasporto di 2.000 tonnellate di carico, treni lunghi fino a 750 metri e modifiche nei limiti di sagoma sono i principali ingredienti per avvicinarsi alle disposizioni date dall’Unione Europea per scoraggiare il trasporto su gomma.
Cosa può significare questo per la nostra regione?
Una parola sola: più sviluppo. Questa è la parola magica per la nostra Regione.
Perché proprio l’Abruzzo farà parte del primo corridoio strutturale per il trasporto merci ad attività completa, che attraverserà la dorsale costiera da Taranto all’Abruzzo, e che dalle Marche, attraverso lo snodo di Ancona, arriverà a Trieste e Venezia come fondamentale collegamento per lo scambio merci con i Balcani e con la Turchia.
Inoltre, le imprese che faranno servizi con treni che partono o arrivano in Abruzzo, sono soggette allo sconto pedaggio, ovvero non pagano il pedaggio di ogni km percorso (3 euro al KM). Sconto che complessivamente ammonta a circa 100 milioni l’anno.