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Pescara, 24/07/2024
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Data: 07/06/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alitalia, in campo numerosi big ma tutti puntano allo spezzatino

ROMA Ci sono alcune delle principali compagnie aeree del mondo, da quelle europee (Lufthansa, Turkish, Ryanair) a quelle arabe (Etihad) alle americane (Delta) per Alitalia: nelle lettere inviate due sere fa al notaio Atlante di Roma, però, si sarebbero manifestate per alcuni asset non per la ristrutturazione e risanamento dell'intera società. Mancano alcuni dei pretendenti attesi alla vigilia: Air France Klm che del vettore italiano è stato il partner industriale nel 2009 quando acquistò il 25% per 325 milioni, salvo divorziare due anni fa con l'arrivo nel capitale di Etihad e la sua quota oggi è simbolica (1,09%). E poi non ci sarebbero le compagnie cinesi a cominciare da Hna, che sembravano invece attratte anche in conseguenza della missione del premier Paolo Gentiloni in Oriente a metà maggio. Intanto oggi il cda di Adr esaminerà la posizione creditoria vantata nei confronti della compagnia italiana: oltre 120 milioni per diritti di volo non pagati, anche dopo l'avvio dell'amministrazione straordinaria avvenuta il 2 maggio.
«Al momento ci sono 32 manifestazioni di interesse», ha detto ieri a metà mattinata Stefano Paleari, uno dei commissari che assieme a Luigi Gubitosi e Enrico Laghi ha iniziato l'esame delle lettere. Sembra che a metà giornata ne sia pervenuta un'altra, per cui le manifestazioni sarebbero 33. I commissari hanno in corso la verifica della corrispondenza delle credenziali dei soggetti fattisi avanti con i requisiti di idoneità e competenza richiesti nel bando specie riguardo l'assenza di cause ostative. Il lavoro di comparazione dovrebbe finire oggi con la comunicazione ufficiale solo del numero di coloro ammessi alla fase successiva della data room virtuale al via da lunedì 12.
LA POSIZIONE DI RYANAIR
«Sono fiducioso come lo sono sempre stato, Alitalia tutta intera è un asset interessante», ha detto il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, «sono arrivate diverse manifestazioni di interesse. Voi sapete che ho sempre detto: credo si troverà una soluzione a questa crisi industriale». Tra le manifestazioni-sorpresa pervenute dopo la valanga di smentite, c'è quella (parziale) di Lufthansa. «L'Italia è un mercato molto importante per noi», ha detto a Cancun l'ad Carsten Spohr, quindi «guardiamo con molta attenzione alle opportunità che emergono». Ecco che la compagnia potrebbe considerare asset di Alitalia, come la flotta e gli slot. «Abbiamo presentato un'offerta di feedaraggio per i voli a lungo raggio di Alitalia», ha spiegato John Alborante, portavoce di Ryanair, spiegando che «i dettagli dell'offerta saranno resi noti dai commissari» e che «Ryanair non è interessata all'acquisto dell'intera compagnia». «Abbiamo parlato anche con il Governo - ha aggiunto l'esponente della compagnia irlandese - e abbiamo detto che siamo pronti a mettere 20 aeromobili se Alitalia dovesse tagliare le rotte». Si è tirata fuori e lo ha dichiarato il gruppo anglo-spagnolo Iag, controllante British e Ìberia.
Accanto alle compagnie ci sono tanti fondi di private equity come Cerberus, Indigo Capital, Platinum equity e altri investitori. Il bando consente la formazione di cordate tra coloro ammessi alle fasi successive della procedura che possono unirsi con soggetti fuori rimasti fuori. In parallelo con l'avvio della data room i commissari inizieranno la stesura del programma mentre i legali predisporranno la lettera di procedura che indicherà l'ulteriore passaggio, come la presentazione delle offerte non vincolanti (fine luglio).

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