PESCARA Bucarest 90 euro. Francoforte 112 euro, Milano 39 euro. Andata e ritorno. Toglieteci tutto, ma lasciateci il low cost. Chiuse le scuole, per le famiglie è arrivato il tempo di pianificare le vacanze. E la ricerca dei voli più economici diventa esercizio irrinunciabile per chi sceglie mete di medio-lungo raggio, a fronte di budget sempre più risicati. È d'obbligo dunque per gli abruzzesi guardare all'aeroporto di Pescara, dove fanno scalo cinque compagnie (Ryanair, Mistral, Blue Air, Wizz Air, Alitalia) di cui almeno tre low cost, con Ryanair in posizione dominante. Circa l'80-85 per cento degli oltre 500mila passeggeri in transito a Pescara viaggiano infatti sugli aerei della compagnia irlandese. Una percentuale superiore alla media italiana, dove il traffico low cost è il 50% del totale. Ma Pescara non ha voli intercontinentali e la differenza si sente. Dunque è da Pescara che bisogna partire per pianificare la vacanza. Cento euro. Il gioco funziona alzando progressivamente l'asticella dei costi, partendo da un minimo di 100 euro (andata e ritorno in un periodo compreso tra l'ultima settimana di luglio e la prima di agosto). Le cifre sono di massima: giocando con le date e anticipando il più possibile la data della prenotazione rispetto a quella del viaggio si può risparmiare qualcosa. Con massimo 100 euro si possono scegliere due sole mete. Milano, dove competono Ryanair (39 euro) con Alitalia (99 euro). Il vantaggio di Volare Alitalia è che si atterra a Milano, con gli irlandesi si fa scalo a Bergamo e poi si prende la navetta per il capoluogo lombardo. La seconda meta è Bucarest (90 euro con la compagnia Wizz Air). La proposta può interessare soprattutto la comunità romena, che in Abruzzo conta circa 27 mila persone, il 30% degli stranieri residenti. A meno che non si è appassionati di arte romena, e allora vale la pena visitare il museo nazionale.Centocinquanta euro. Con un massimo di 150 euro la scelta si arricchisce, ma non troppo. C'è Torino, la meta più economica (109 euro con blue air). La città sabauda non è il massimo per una vacanza estiva (meglio iscriverci i figli al Politecnico), ma può essere una buona base di partenza per esplorare la campagna piemontese, soprattutto se si è amanti del buon vino. Di un certo interesse è Francoforte (112 euro con Ryanair), perché da lì si può raggiungere Trier (città natale di Carlo Marx, e visitare la regione della Renania-Palatinato con le sue vigne terrazzate. Con 138 euro si può volare a Cracovia (sempre vettore Ryanair); una proposta che può allettare i 2.800 polacchi residenti in Abruzzo, ma che diventa meta imperdibile se si è stati ammiratori di Papa Karol Wojtyla, o se semplicemente si amano le belle città (Cracovia è la città polacca più visitata dai turisti, e nel Castello di Wawel si può vedere la Dama dell'Ermellino di Leonardo da Vinci.).Duecento euro. Con questo tetto di costo la meta più interessante è Barcellona (157 euro, con volo Ryanair), con tutto quello che si spalanca arrivando in Spagna. Ci sono poi due scelte italiane: la Sicilia con i voli per Palermo (162 euro, volo Mistral con partenze dal 15 giugno) e Catania (152 euro, volo Ryanair); e la Sardegna con Olbia (192 euro) e Cagliari (178 euro), tutti e due voli Mistral a partire dal 13 giugno, Olbia, e dal 18 giugno Cagliari. Duecentocinquanta euro. Arriviamo alle offerte top. Con 204 euro si può volare fino a Copenaghen con Ryanair; con 228 euro si va a Tirana (volo Mistral a partire dal 12 giugno), meta per chi ama i sapori forti dei balcani, o semplicemente volo molto comodo per gli oltre 12mila albanesi residenti in Abruzzo che tornano in patria per le vacanze. Ultime due mete, le più costose Dusseldorf (229 euro con volo Ryanair), città dove fare affari più che vacanze (a marzo c'è Prowein, la fiera internazionale del vino, molto frequentata dai produttori abruzzesi). E dulcis in fundo c'è Londra a 233 euro (volo Ryanair), un volo tra i più gettonati. Oltre 250 euro. Il biglietto più costoso resta quello per Bruxelles (270 euro Ryanair). Poco male: la rotta è battuta soprattutto da politici ed eurodeputati. Il prezzo è calmierato da benefit e rimborsi spese. Gli irlandesi lo sanno e s'adeguano
E il check-in si anima di turisti. Molti stranieri tra i viaggiatori in attesa dell'imbarco a Pescara
PESCARA La stagione clou per le vacanze, l'estate, non è ancora entrata, ma all'aeroporto d'Abruzzo c'è già movimento. C'è chi si sposta per lavoro, chi per vacanza, chi per andare a trovare parenti. Insomma, il transito è "vivo", con le sue aspettative. Come quelle di Doriana Vivaldo, pugliese di origine, ma da tempo trapiantata a Pescara. Vivaldo è in partenza per Torino: «Vado lì per un colloquio», dice mentre è in coda per il check in. «E penso che i voli low cost siano molto utili». Anche se, sottolinea Doriana, « credo che Pescara, come aeroporto, non dà una grande offerta. Per andare in certi posti devo andare all'aeroporto di Roma. Qui, per esempio, per il nord Europa non c'è niente. Poi mi piacerebbe che ci fosse qualche altro volo interno, tipo Verona». Chi sta facendo "Heimkher", ritorno a casa, sono invece tre ragazze tedesche, Daniela, Sandra e Maren, che, dopo aver trascorso cinque giorni in Abruzzo, stanno per prendere il volo per Frankfurt-Hahn, per poi raggiungere la loro Karlshrue. «Siamo venute qui per la prima volta», racconta Daniela, in tedesco, in attesa del volo. «E devo dire», aggiunge la ragazza tedesca, «che i voli sono buoni». Soddisfatto è un altro tedesco, anch'egli in procinto di ripartire. «Sono venuto qui per andare a trovare mia sorella», dice Walter Pfarrer, «e lo faccio, diciamo, anche due o tre volte all'anno». Alcuni consigli arrivano da un gruppo di belgi, originari delle Marche, in attesa di ripartire per Bruxelles. Per Carmelina Lupa, infatti, il problema da afforntare è «la segnaletica stradale, che da Ascoli Piceno, fino a Pescara, è insufficiente. Venendo giù, dalle Marche», rileva Lupa, «non è ben indicata la strada per arrivare in aeroporto. Chi non è italiano, sicuramente avrà difficoltà a giungere a destinazione». Lupa è accompagnata da altre persone, un gruppo che viene in vacanza in Italia «due o tre volte all'anno», ora in attesa dell'aereo per il Belgio, dopo una settimana passata in Italia. Dal gruppo in partenza per il Belgio, poi, uno dei componenti, oltre alla segnaletica stradale relativa all'aeroporto, fa notare un altro aspetto dei collegamenti del Belgio con l'Abruzzo. «Secondo me i voli da e per il Belgio dovrebbero essere uno per ogni giorno della settimana. Io so che molti vorrebbero venire in Italia dal Belgio, ma poi, quando vedono che non ci sono aerei nei fine settimana, rinunciano a venire del tutto in Italia».