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Data: 08/06/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Traffico passeggeri. Aprile e maggio segnano la risalita. La tendenza dall'inizio dell'anno gira in positivo (+6%). Ma M5s denuncia: «Obiettivi lontani». E lancia le sue proposte. L'Aquila, lo scalo del G8 non è mai decollato

PESCARA Da una parte ci sono i dati di Assaeroporti (l'associazione di Confindustria sul movimento passeggeri negli aeroporti italiani) sui quali si fa forte la Saga - la società regionale di gestione dell'aeroporto d'Abruzzo - e che tracciano un +6% di passeggeri dall'inizio dell'anno a maggio, rispetto al 2016; dall'altra M5s mette in luce i dati deficitari sempre di Assaeroporti fin dal 2015 a marzo 2017 per denunciare che i 14 milioni di euro erogati finora dalla Regione alla Saga non hanno portato al risultato promesso. E cioé al rilancio dell'attività dello scalo. Chi ha ragione? A Il Centro risulta che i dati del 2017 sono stati negativi a gennaio e febbraio (-4,2% e -11%) ma poi sono girati in positivo a marzo e aprile (+1,4% e +20,1%). In questa sorta di guerra sui numeri si profila il nuovo scontro politico tra la giunta regionale di centrosinistra guidata da Luciano D'Alfonso e il gruppo consiliare grillino che, attraverso Domenico Pettinari, Sara Marcozzi e Riccardo Mercante, ha rilanciato le proprie proposte affinché l'aeroporto decolli: ottimizzare l'utilizzo delle infrastrutture esistenti prima di realizzare ampliamenti; migliorare l'accessibilità e favorire l'intermodalità su ferro con gli Interporti; implementare lo sviluppo delle rotte transfrontaliere intercettando quei Paesi più appetibili sotto il profilo del rilancio turistico.Ma torniamo ai dati. Il più recente disponibile lo ha diffuso la Saga sulla base del traffico passeggeri a maggio. Che riferisce di una «evidente crescita» di circa il 20% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso maggio 2016. Secondo la società del presidente Nicola Mattoscio l'aumento è dovuto principalmente al favorevole riscontro che hanno avuto i nuovi collegamenti per Copenaghen e Cracovia nonché la doppia frequenza sulla Milano Linate il sabato e la domenica.Così, nei primi 5 mesi dell'anno la Saga ha rilevato 241mila passeggeri, pari a un aumento del 6% rispetto sempre allo stesso periodo del 2016 e che fa ben sperare per il prosieguo. Il cui obbiettivo è quello di superare a fine anno i 612mila transiti del 2015. Un obiettivo irraggiungibile per M5s che parla di traffico «nettamente inferiore» nel 2016 (8.850 movimenti, 572.217 passeggeri) rispetto al 2015, e nei primi tre mesi del 2017 (1.894 movimenti e 119.459 passeggeri). Una diminuizione che ha avuto, secondo Marcozzi, Pettinari e Mercante, riflessi anche sul bilancio al 30 giugno 2016 di Saga. «Dove», dicono i tre consiglieri regionali, «troviamo che la voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" ammonta ad euro 2.768.203,00 euro, inferiore a quella accertata al 30.06.2015 pari a 2.774.948,00 euro».Alberto Balducci, vicecapogruppo del Pd in consiglio regionale ha replicato ricordando come il bilancio Saga 2016 si sia chiuso nuovamente con un risultato positivo. E come la gestione ordinaria non abbia assorbito risorse finanziarie ma contribuito, insieme all'aumento di capitale del 2015, a ridurre i debiti. «Dunque», conclude, «la Regione ha fatto bene a sostenere l'aeroporto d'Abruzzo e a mettere a bando - per la prima volta nella sua storia - le rotte aeree e la promozione del suo brand».

L'Aquila, lo scalo del G8 non è mai decollato

L'AQUILA C'è stato un tempo in cui l'aeroporto di Preturo, incastonato tra le montagne, era davvero un piccolo gioiello di cui la città dell'Aquila andava orgogliosa. Oggi, degli antichi fasti rimane una scuola di volo e la postazione dell'elisoccorso. «E meno male», commenta con amarezza Corrado Ruggeri, ex presidente dell'Aeroclub negli anni d'oro dello scalo, «che ci sono loro, a mantenerlo quantomeno in vita. Attualmente vi si svolge l'uno per cento delle attività di prima. Del resto non si fa nulla per incentivare chi ha la passione per il volo a venire all'Aquila».Il riferimento è alle vicende che dal 2014 in poi hanno segnato irrimediabilmente la storia dell'aeroporto, che dopo il terremoto del 2009 aveva assunto un carattere strategico per il coordinamento delle attività di soccorso. Fu a Preturo che atterrò il premier Silvio Berlusconi, a poche ore dal sisma che aveva cancellato il volto dell'Aquila. Nel 2014, dopo che il Comune aveva speso in 3 anni poco meno di 600mila euro per potenziare lo scalo, la struttura è finita al centro di un'inchiesta della Procura per un presunto traffico illecito di materiali di risulta. L'anno successivo l'Enac ha chiuso l'aeroporto al traffico aereo commerciale e bloccato la concessione alla Xpress, la società alla quale il Comune ha affidato la gestione per 20 anni, «in considerazione dell'assenza di attività sullo scalo e della mancata attuazione del programma che la società aveva presentato per il biennio 2013-2015». In precedenza c'era stato un tentativo di attivare linee commerciali e turistiche con Milano, ma dopo il volo inaugurale con tre passeggeri a bordo, quello successivo era stato annullato per mancanza di prenotazioni. Lo scorso dicembre, poi, il Consiglio comunale stava valutando la possibilità di revocare la concessione a XPress, scatenando la reazione della società che si era detta pronta a chiedere i danni. Nel frattempo, a Fossa, a pochi chilometri dall'Aquila, è nata una nuova aviosuperficie grazie a finanziamenti privati. E così il capoluogo di regione, sulla carta, si trova ad avere ben due aeroporti. E pensare che per lo scalo di Preturo l'ex assessore regionale Giorgio De Matteis, aveva immaginato un polo di riferimento per la protezione civile

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