Nella malandata azienda dei trasporti capitolini, dove ogni giorno 1.400 dipendenti su meno di 12mila si assentano per malattia o congedi vari, arriva il «riposo lavorato». Funziona così: i conducenti che si presentano in cabina di guida nel giorno della settimana in cui, in teoria, avrebbero dovuto restare a casa, si ritrovano con 70 euro in più in busta paga. Per ciascun turno extra svolto.
«SISTEMA A PREMI»
L'indennità compare in un verbale firmato martedì scorso dal direttore del Personale della partecipata, Paolo Coretti, con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Il bonus, si legge nel documento, è stato pensato per «assicurare le maggiori prestazioni necessarie a garantire i piani di potenziamento per la gestione del servizio». E si articola attraverso «un sistema premiale con la corresponsione di un'indennità onnicomprensiva di qualsivoglia riflesso su istituti di legge, di contratto ed eventuali maggiorazioni orarie». Per i primi tre riposi lavorati, si legge nel provvedimento «sarà riconosciuta l'indennità di 70 euro», il quarto verrà pagato 75.
L'accordo arriva a poche settimane dalla pubblicazione dell'ultimo rapporto trimestrale sulle assenze dei dipendenti di Atac. Nei primi tre mesi del 2017, ha svelato il dossier, il tasso di assenza tra i lavoratori della municipalizzata è stato del 12,1%, il 9,2% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno passato.
CERTIFICATI MEDICI
Solo le assenze per malattia mettono fuori gioco il 5,9% del personale, con un'impennata del 20,4% in confronto al 2016. Fuori dalle percentuali, significa che quasi 1.400 dipendenti su 11.771 non si presentano in servizio. Circa 750 sono autisti o conducenti delle metro, oltre la metà dei quali non timbra il cartellino dichiarando problemi di salute.
In attesa di una stretta contro gli assenteisti - pare che il diggì Bruno Rota sia piuttosto infastidito per i numeri su malattie e permessi - gli autisti riceveranno un incentivo per lavorare nel giorno di riposo. L'intesa firmata l'altro ieri, di fatto, regolarizza una misura eccezionale pensata per il Giubileo della Misericordia. Quando l'azienda, per organizzare le corse extra legate ai grandi eventi dell'Anno santo straordinario, siglò un'intesa con i sindacati per inserire nei turni anche il personale che, volontariamente, rinunciava al riposo settimanale. Con l'accordo del 6 giugno, quella misura straordinaria varrà «per ogni singolo evento effettivamente prestato dai lavoratori rientranti nel campo di applicazione dell'accordo».
PIÙ SICUREZZA
Intanto per aumentare «il grado di vigilanza e sicurezza nel trasporto pubblico», l'Atac ha varato un bando per presidiare 38 tra linee bus e tram con i volontari di «un'associazione del terzo settore». Il nome del progetto, già sperimentato negli ultimi due anni, è Presenza Amica. I volontari saranno dotati di «una divisa sociale con caratteristiche deterrenti in ambito security». Costo dell'operazione: 350mila euro.