Fine settimana intenso e decisivo per il sindaco Maurizio Brucchi che oggi riunirà di nuovo i consiglieri di maggioranza, senza gli assessori. Domani il primo cittadino incontrerà una parte dei suoi ex alleati, visto che la civica Al centro per Teramo ha declinato l'invito formale (sembrerebbe tentato solo il consigliere Guido Campana) mentre Fratelli d'Italia-An ha risposto in maniera positiva, ma ponendo delle condizioni importanti. «Bisogna premettere afferma Raimondo Micheli che noi siamo un partito di destra, presente anche a livello nazionale, quindi abbiamo più responsabilità della civica, che invece ha una valenza prettamente locale, abbiamo inoltre condiviso un percorso di 15 anni all'interno di questa maggioranza e forse è ora di mettere da parte i rancori. Andremo a sentire quello che ha da dire il sindaco solo se oggi, nel corso della riunione, il primo cittadino riuscirà a trovare la quadra, ossia l'appoggio di tutti i 18 consiglieri, dissidenti inclusi. Non ci interessa il numero dei componenti della Giunta, vogliamo che Brucchi si presenti con un programma ben definito per la città. Non abbiamo intenzione nemmeno di parlare di poltrone: se si pensa ad una Giunta a sette con la nostra presenza ci si sbaglia di grosso. Non chiediamo posti nei Cda o nelle partecipate. Brucchi deve invece mettere nero su bianco che non lascerà la città tra qualche mese e che rinuncerà ad ogni altra eventuale candidatura, altrimenti tra breve ci ritroveremo nella stessa situazione di oggi. Questo non vuol dire che rientreremo in maggioranza, ma solo che se verranno rispettate queste condizioni, saremo disposti ad un dialogo e ad un confronto sui temi per il bene della città».
GIOCO PERICOLOSO Secondo alcuni componenti della sua stessa maggioranza, Brucchi starebbe tentando un gioco pericoloso, ossia quello di puntare su una Giunta a sette che permetterebbe di non sacrificare l'assessore Mario Cozzi, a discapito della collega di partito (Alternativa Popolare) Valeria Misticoni, e con il mantenimento del posto in Giunta per le gattiane Caterina Provvisiero e Eva Guardiani. Il tentativo del sindaco però rischia di arenarsi sul secco no di almeno due dei tre dissidenti: Alfredo Caccioni e Mimmo Sbraccia ed avere un serio problema di numeri. In alternativa la mossa di Brucchi potrebbe essere quella di chiamare un assessore donna esterno in modo da consentire l'equilibrio delle quote rosa anche in presenza di Cozzi. I tempi però sono strettissimi e questa ipotesi sembra improbabile. Brucchi si gioca quindi oggi tutte le possibilità di poter continuare la consiliatura, ma dovrà fare attenzione agli equilibri, delicatissimi, tra le varie anime della sua maggioranza: la metafora di un incontro a San Nicolò tra chi voleva andare tutti i costi al mare e chi in montagna, utilizzata dal sindaco, rischia però di restare solo una speculazione teorica, perché almeno due dei tre dissidenti non sono affatto convinti di cedere sulla richiesta di una Giunta a sei con due posti per i gattiani, il gruppo più ampio, e uno per tutte le altre forze che sostengono Brucchi. Finora il muro contro muro tra i dissidenti da una parte e Futuro In e Alternativa Popolare dall'altra non ha ancora trovato una sintesi.