PESCARA. «Il pavimento del piazzale dell’aeroporto d’Abruzzo scoppia a vista, lì nella zona Apron dove transitano gli aerei di linea e l'aviazione generale. Solo 4 parcheggi utilizzabili su 10».
Si tratta dell’ennesima denuncia di Armando Foschi che ieri sul proprio profilo Facebook ha pubblicato le foto della pavimentazione dello scalo abruzzese dopo lo ‘scoppio’: il cemento si alza e si vedono distintamente buche e crepe.
Qualche suo amico ha dubitato della veridicità di quelle immagini, Foschi è tornato sul posto e non solo ha trovato le criticità già fotografate ma anche degli operai al lavoro forse per metterci… una toppa.
Eppure solo 2 mesi fa la giunta regionale guidata da Luciano D’Alfonso aveva festeggiato in pompa magna, con tanto di taglio del nastro, la conclusione dei lavori di riqualificazione delle aree ‘airside’ dell’aeroporto d’Abruzzo. L’intervento, che ha riguardato anche il rifacimento della pavimentazione della pista di volo, è stato finanziato con risorse del Par-Fsc 2007-2013 per 4,4 milioni di euro.
Tra l’altro la chiusura per 12 giorni (17 giorni per Ryanair) dell’aeroporto nel mese di novembre a causa dei lavori di rifacimento del manto della pista aveva comportato pure la riduzione di circa 16mila passeggeri.
Ma questo non è l’unico problema che attanaglia lo scalo. Proprio in queste ore i 5 Stelle, infatti, si focalizzano sul «pozzo senza fine di soldi pubblici» elargiti dalla Regione che però «non hanno portato al risultato promesso».
Dai dati del traffico degli aeroporti pubblicati da Assaeroporti (Associazione Italiana Gestori Aeroporti) si evince che nell'anno 2015 il numero dei movimenti degli aeromobili transitati presso lo scalo abruzzese è stato 10.324, mentre i passeggeri ammontano a 612.875, con 42 tonnellate di merce spostata.
Nell'anno 2016 invece troviamo che i movimenti sono stati 8.850, mentre i passeggeri serviti ammontano a 572.217, per sole 69,5 tonnellate di merce trafficata.
Quindi il traffico nell'anno 2016 è stato nettamente inferiore a quello dell'anno precedente 2015. Se poi analizziamo i totali parziali al mese di marzo negli anni, 2016 e 2017 riscontriamo come nei primi tre mesi dell'anno in corso, i dati ottenuti sono inferiori a quelli dell’anno 2016.
«La diminuzione», spiega il consigliere regionale dei 5 Stelle, Domenico Pettinari, «è confermata anche dal Bilancio intermedio al 30 giugno 2016, pubblicato sul sito della S.A.G.A. S.p.A., dove troviamo che la voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" al 30.06.2016 ammonta ad euro 2.768.203,00, inferiore a quella accertata al 30.06.2015 pari ad euro 2.774.948,00». Punto dolente, secondo i pentastellati è poi la conclamata dipendenza da Ryanair: «alle altre compagnie presenti come Alitalia, Blue Air, Mistral Air e Wizz Air, sono lasciate sostanzialmente una tratta cadauno, salva la compagnia Mistral Air che copre cinque tratte, ma quasi tutte in ambito nazionale. Quindi lo scalo risulta ancora quasi totalmente servito sempre dalla solita compagnia aerea low-cost».
Insomma per i pentastellati il rischio di chiusura per l’aeroporto è più che concreto anche dopo che l'ENAC negli ultimi piani di gestione degli aeroporti, ha previsto un ridimensionamento dello scalo Abruzzese, riducendo il sistema di controllo all'interno dell'Aeroporto d'Abruzzo e conseguentemente gli orari di funzionamento. In particolare nella fascia della notte, così da limitare definitivamente la possibilità per l'Aeroporto d'Abruzzo di poter in futuro intercettare la rete di trasporto nel settore cargo o ampliare i collegamenti transfrontalieri.
BALDUCCI: «NESSUN CALO»
Dal Pd il vicecapogruppo in consiglio regionale Alberto Balducci replica sfoderando i dati del traffico del mese di maggio 2017 che «ha registrato un aumento pari al 20% circa rispetto allo stesso periodo del 2016, pertanto non si può parlare di decremento ma di una evidente crescita. La curva del traffico si attesta infatti su 241mila passeggeri nel periodo gennaio-maggio 2017, con un incremento del 6% rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso».
E c’è ottimismo anche per i nuovi voli Mistral Air da Pescara per Catania, Palermo, Cagliari e Olbia due volte a settimana, e della ripresa dei collegamenti con Tirana quattro volte a settimana. «I nuovi voli – per i quali l’amministrazione D’Alfonso ha lavorato duramente – saranno operativi dal 12 giugno e ci permetteranno di tornare ben oltre la soglia dei 612mila transiti registrati nel 2015. Altro che chiusura dello scalo».
Secondo Balducci la riduzione dei volumi di traffico verificatasi nel 2016 va ascritta a fattori imprevedibili: «i gravi attentati terroristici in alcune capitali europee, che si sono riflessi sulle principali rotte verso il Nord; la cancellazione da parte di Alitalia dei collegamenti con Roma Fiumicino, dovuta alle note difficoltà interne della compagnia; l’incertezza per alcune destinazioni previste con la base di Ryanair, che sono state cancellate dai sistemi di vendita del vettore per circa quattro mesi».
IL BILANCIO
Balducci ricorda infine che il bilancio 2016 «si è chiuso nuovamente con un risultato positivo: la gestione ordinaria non ha assorbito nuove risorse finanziarie ma, anzi, ha ulteriormente contribuito, insieme all’aumento di capitale versato nel corso del 2015, a ridurre sensibilmente le voci di debito presenti nei bilanci precedenti».
In particolare, i debiti derivanti dalle addizionali comunali da incassare dai vettori aerei sono scesi da 5.775.870 euro a 1.293.997 euro, così come si sono ridotti i debiti verso i fornitori, che sono passati da 12.574.210 euro a 3.561.732 euro.