C'è anche il gruppo Ferrovie dello Stato nel futuro della mobilità romana, attesa nei prossimi anni a un passaggio epocale con l'obiettivo di rilanciare un servizio sempre più insoddisfacente per i cittadini della Capitale. Fs, infatti, intende partecipare alla gara europea per il trasporto pubblico locale di Roma. Ad annunciarlo è l'amministratore delegato Renato Mazzoncini, che, rispondendo a una domanda, ha affermato di «non temere» un approccio con la realtà capitolina, guidata ora da Bruno Rota, nonostante che l'attuale numero uno dell'Atac, quando era presidente di Atm a Milano, fosse contrario ad un ingresso di Fs nella linea metropolitana M5.
LA COLLABORAZIONE
Mazzoncini sottolinea come «a Roma già collaboriamo con Atac» con il biglietto comune Metrebus, valido anche sui treni, e «moltissimi clienti Atac sono già clienti nostri anche oggi». L'amministratore delegato di Ferrovie, poi, mette in evidenza che «Roma ha un'assoluta necessità di mettere a gara i servizi, la situazione è molto critica: certamente parteciperemo alla gara», anche perché, spiega, «la nostra logica è partecipare a gare metropolitane soprattutto in situazioni come Roma, che necessitano di recupero».
L'ESPANSIONE
Insomma, superati gli storici confini delle linee ferroviarie nazionali con l'impegno nella M5 milanese, il gruppo Fs è pronto a tuffarsi anche nel trasporto pubblico della Città eterna. «Le debolezze delle municipalizzate sono state spesso un freno allo sviluppo della mobilità collettiva - aveva detto Mazzoncini nei mesi scorsi, in un'intervista al Messaggero - E se ci chiamano, siamo pronti a dare una mano». Del resto, aveva ricordato, «nel 2018 il Comune di Roma Capitale dovrà mettere a gara il servizio che oggi fa l'Atac. E noi parteciperemo alla gara». A questo proposito i Radicali italiani hanno lanciato un referendum comunale per proporre la messa a gara del trasporto pubblico romano e fornire ai cittadini un servizio finalmente all'altezza di una capitale europea.
IL PRECEDENTE
A segnare l'ingresso delle Ferrovie dello Stato nella gestione del trasporto pubblico romano è stato però il nuovo contratto di servizio tra la Regione e l'Atac per le ex ferrovie concesse. L'amministrazione regionale infatti ha promosso un accordo di programma con il ministero delle Infrastrutture e con Rete Ferroviaria Italiana (società partecipata al 100 per cento da Fs) per l'affidamento delle stazioni e delle infrastrutture della Roma-Lido e della Roma-Viterbo. Il ruolo di Atac ne esce ridimensionato: l'azienda comunale, che finora ha gestito anche gli scali ferroviari, si occuperà soltanto dei treni e del servizio di trasporto. L'infrastruttura della Roma-Giardinetti, stazioni comprese, dovrebbe passare in capo al Comune di Roma. Si tratta di una linea che negli ultimi anni si è fortemente ridimensionata, da quando è stata inaugurata la nuova metro C. Il percorso della storica tratta, nata nel 1916, oggi rimane attivo soltanto tra Termini e Centocelle.