Riunione di maggioranza agitata, quella di ieri pomeriggio, che si è protratta oltre le 21. Se da un lato i tre dissidenti hanno mostrato apertura verso una Giunta a sette, a patto che ci sia un assessore esterno, la vera bomba è arrivata dai gattiani, il gruppo di maggioranza relativa. Maurizio Salvi, unico presente del gruppo Futuro In, ha preso la parola verso la fine della riunione affermando che il gruppo si sente umiliato per la proposta di Giunta a sei e minacciando il ritiro in blocco di tutti gli assessori gattiani dalla Giunta: Futuro In assicurerebbe solo un appoggio esterno. Per il sindaco la strada è in salita, un consiglio arriva dallo storico alleato Paolo Tancredi. «Brucchi faccia la nuova Giunta, presenti il programma e poi vada in Consiglio a chiedere il voto alla maggioranza, se qualcuno farà cadere la Giunta se ne assumerà le responsabilità e consegnerà la città in mano al commissario».
LA RICETTA A ben vedere è la stessa ricetta proposta da Paolo Gatti, che chiede di mettere fine a questa situazione che si sta trascinando da tempo. «Bisogna mettere fine a questa storia, ci sono delle priorità più importanti da affrontare - ha detto Gatti - ne abbiano avuto la riprova ieri, dopo l' ennesima scossa di terremoto: molti teramani si sono spaventati e vogliono trasferirsi sulla costa». Il numero magico a questo punto potrebbe essere sette, anche se al momento l'accordo tra le varie anime della maggioranza non c'è. Brucchi é riuscito finora a dividere più che ad unire, i civici non sono compatti: Guido Campana ha annunciato che parteciperà oggi all'incontro con il sindaco, mentre il capogruppo Angelo Puglia non ci sarà. Si attendono le decisioni di Raimondo Micheli, che ha fatto sapere di voler incontrare Brucchi solo dopo il chiarimento tra il sindaco e la sua maggioranza. La quadra, però, non è stata ancora trovata. Deluso Caccioni. «Nonostante la nostra apertura non siamo riusciti a trovare un accordo, le parole di Salvi ci hanno spiazzato, credo che a questo punto non vogliano arrivare a nessuna sintesi, non so come andrà a finire»