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Data: 11/06/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
San Salvo, Magnacca spera nel primo colpo Gli ostacoli: Angelucci, Luciano e Menna. Martinsicuro, debutta il doppio turno Camaioni vuol succedere a se stesso

SAN SALVO Sfida per evitare un ritorno alle urne per il ballottaggio del 25 giugno. 16.772 gli aventi diritto chiamati al voto a San Salvo con le donne in discreta maggioranza (8.424 contro 8.348); 154, invece, i candidati alla carica di consigliere per 17 scranni disponibili. Al termine delle operazioni di voto, le prime schede scrutinate daranno la prima idea sul raggiungimento dell'obiettivo della conferma al primo turno per il sindaco di centrodestra Tiziana Magnacca (Per San Salvo, San Salvo Città Nuova e Lista Popolare). Occhi puntati quindi sulle venti sezioni elettorali della città. Osservata speciale la scuola di via Ripalta. Oltre a essere sede di alcuni dei seggi più numerosi (1.036 iscritti al n. 13), dirà di più sull'impatto nel quartiere della controversa palestra realizzata qualche mese fa. Tante le contestazioni contro la struttura a servizio della scuola che ha deviato una strada e coperto la vista delle palazzine retrostanti. Si vedrà se il dissenso scalfirà uno dei fortini dell'attuale primo cittadino che vive nello stesso quartiere; qui si recherà alle urne anche lo sfidante Angelo Angelucci (San Salvo Democratica e Più San Salvo). Due le sezioni alla marina, storico regno democristiano anni fa che oggi, dopo la scomparsa della balena bianca, vedrà i voti disperdersi tra almeno tre dei candidati alla carica di sindaco nelle cui liste presenziano gli ex-scudo crociato. Gennaro Luciano (Partito Democratico, Città Futura e Sinistra per San Salvo) si recherà alle urne nella scuola di via Verdi nel cuore del quartiere rosso 167. Osvaldo Menna (San Salvo Lavora e San Salvo èvviva), infine, voterà nel centro storico, suo pallino nel programma amministrativo e motivo di rimprovero all'attuale amministrazione. Il grido di battaglia della Magnacca lanciato nuovamente nel comizio di chiusura alla piazza stracolma è «Vittoria al primo turno». Le ferite non ricucite nel centrosinistra hanno portato alla candidatura di tre coalizioni separate. In caso di ballottaggio, però, l'ammiccamento già annunciato potrebbe rendere irta di insidie la strada verso la conferma del primo sindaco donna della città.

Martinsicuro, debutta il doppio turno Camaioni vuol succedere a se stesso

MARTINSICURO E' una votazione in qualche misura storica quella di oggi a Martinsicuro. Per la prima volta dalla sua costituzione in Comune autonomo, avvenuta nel 1963, nel comune truentino e villarosano si vota con il sistema a doppio turno. Dal censimento del 2011 è infatti risultata una popolazione di 15 mila abitanti, aumentati negli ultimi sei anni. Ad ogni modo sono 12.498 gli aventi diritto al voto. Sedici i seggi da assegnare, più ovviamente il nuovo sindaco, che scaturirà da una quaterna di nomi. In lizza Paolo Camaioni, che cerca di succedere a se stesso con due liste a supporto: una, diciamo, personale (Camaioni Sindaco) e la seconda, Città Attiva, espressione dell'associazione e della lista che nella scorsa tornata elettorale lo ha portato ad ottenere una vittoria chiara e inequivocabile. A Fronteggiarlo sono in tre. Massimo Vagnoni, presente nel consesso civico che sta passando agli archivi come capogruppo di minoranza di Progetto Comune, riparte da questo gruppo, con l'aggiunta di altre 4 liste apparentate. 74 risultano i candidati consiglieri che lo sostengono. Oltre a Progetto Comune, Abruzzo Civico, Appartenenza Comune, Progetto Futuro e MartinRosa. Si tratta di una civica di centrodestra. Non fanno però parte del progetto di Vagnoni, le destre e Noi Con Salvini. E' passata la linea di tenere fuori le sigle dei partiti. L'area di centro sinistra è rappresentata dal segretario del Pd, Elisa Foglia, giovane avvocato che può contare, oltre che sulla lista di partito, anche su #Sicambia, nel nome di un rinnovamento che è nei fatti. Pochi i veterani, esponenti della vecchia guardia. Chiude il cerchio Marco Massetti, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. A sostenerlo tutte, o quasi tutte, persone che si affacciano per la prima volta sullo scenario della vita politica cittadina. Quanto all'esito, difficile fare previsioni. Di sicuro c'è che se nessuno dei 4 aspiranti sindaci raggiunge la soglia del 50% più un voto, il 25 giugno prossimo si va al ballottaggio con la sfida tra i primi due. In Val Vibrata si vota anche a Tortoreto, cittadina che tocca i 12 mila abitanti. Sei le liste in competizione con una pletora di candidati: cento. I candidati sindaci sono: Nico Carusi (Progetto Tortoreto), Riccardo Straccialini (Movimento 5 Stelle), Franco Rampa (Tortoreto Civico), Domenico Piccioni (SiAmo Tortoreto), Domenico Di Matteo (Obiettivo Tortoreto), Piero Di Nicola (Uniti per Tortoreto).

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