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Pescara, 24/07/2024
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Data: 15/06/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Crisi in Comune - Brucchi: nuova giunta sabato ma i dissidenti fanno quadrato. L'assessore Eva Guardiani in procinto di essere tagliata: «Stufa di questo clima»

Crisi di maggioranza, il sindaco Maurizio Brucchi stenta ancora a trovare la quadra sulla Giunta. E mentre continua a temporeggiare, aspettando di ufficializzare la nuova Giunta entro sabato, dai dissidenti arriva un nuovo appello. «Siamo ancora un gruppo coeso», afferma Vicenzo Caccioni, riferendosi anche a Mimmo Sbraccia e Vincenzo Falasca, «chiediamo che il sindaco ci chiami e ci riferisca come intende comporre il nuovo esecutivo. Sono rimasto deluso dal non vedere la nuova Giunta già presente allo scorso Consiglio comunale». Dopo il silenzio in Consiglio, anche Sbraccia ribadisce di voler vedere prima la Giunta e popi decidere sull'appoggio a Brucchi e afferma di essere in linea con il pensiero di Caccioni. «Stanno cercando di spaccare il nostro gruppo sostiene Sbraccia ma noi siamo in tre e le decisioni le prenderemo insieme». Il sindaco continua a camminare in un terreno più che minato, con una maggioranza ancora in bilico, soprattutto dopo che, in Consiglio, ha ufficializzato il numero dei componenti della Giunta, che, ha detto Brucchi, sarà a sette. I tre dissidenti ribadiscono la loro posizione: il settimo assessore dovrà essere esterno, un tecnico, scelto al di fuori dei gruppi consiliari. Difficile che Brucchi possa riuscire ad accontentare questa richiesta. Intanto anche tra gli ex assessori, che ieri non hanno partecipato al Consiglio (si sono visti solo Franco Fracassa e Dodo Di Sabatino, che sembrano due sicure riconferme) sale il malcontento. «C'è chi mi vuole far passare per l'ago della bilancia ma non è affatto così afferma Eva Guardiani, Futuro In-. Se Brucchi decidesse di non confermarmi mi farebbe un favore. Non mi piace il clima che si sta creando in questo lungo periodo d'attesa». L'unico punto in comune a tutta la maggioranza è l'accordo sul programma da seguire: i punti messi nero su bianco dal sindaco convincono tutti. Al primo posto c'è il post sisma e maltempo: tra le proposte più significative quella di far partire subito i lavori per gli immobili classificati come B, l'istituzione di una zona franca per il rilancio del commercio e dell'economia cittadina, un Urban center per la pianificazione urbanistica post sisma. Ci sono inoltre altri punti, tra cui quello che Brucchi ha chiamato Teramo e il suo ruolo di capoluogo che comprende la rimodulazione dei fondi del Masterplan, avere un peso nella scelta strategica dell' ospedale unico, con l' individuazione dell'area all'interno del perimetro cittadino, nel recupero dell' ex manicomio, nella definizione della pista ciclo-pedonale Teramo Giulianova: e nella metropolitana di superficie Teramo Giulianova. Interessante la proposta di finanziare le manutenzioni per circa 5 milioni di euro con le risorse dei primi assicurativi. Tre le opere da completare, nel programma si citano la pavimentazione di Corso San Giorgio, il Castello della Monica, l'Housing sociale e il Teatro romano. Tra i punti, anche la programmazione e gestione del bando delle periferie con l' arretramento della stazione, la riqualificazione vecchio stadio, la rigenerazione abitazioni Ater di via Piave con la creazione di percorsi ciclo-pedonali ela realizzazione ed ammodernamento della Stazione autobus piazza San Francesco.

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