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Data: 16/06/2017
Testata giornalistica: Ferpress
Abruzzo: i sindacati consegnano una lettera a Delrio per denunciare la situazione del TPL nella Regione

La situazione del trasporto pubblico locale in Abruzzo è al centro di una nota consegnata ufficialmente dalle segreterie regionali di FILT CGIL, FIT CISL e Uiltrasporti al ministro Delrio nell’ambito della visita istituzionale tenutasi in data odierna.

Signor Ministro,

in un Suo recente intervento pubblico tenutosi presso la sala Congressi AIL di Roma nell'ambito della prima edizione di BIKE SUMMIT, abbiamo avuto modo di apprezzare alcune Sue significative dichiarazioni in merito alle modalità di approccio alla mobilità urbana e alla necessità di rivedere la gerarchia privilegiando gli utenti più deboli, collocando in coda le auto e sostenendo il ruolo strategico del trasporto pubblico locale nelle città.

Si tratta di affermazioni assolutamente condivisibili che tuttavia necessitano di essere supportate da risorse adeguate e strutturali soprattutto quando a dover favorire quelle politiche attive per disincentivare, da un lato, l’utilizzo del mezzo privato e per aumentare, dall'altro, i viaggiatori e i proventi derivanti dall'utilizzo dei mezzi pubblici, è una regione come l'Abruzzo nota per essere storicamente sprovvista di efficienti infrastrutture in grado di garantire, a differenza di altre regioni, un trasporto pubblico di massa.

Se a ciò aggiungiamo, inoltre, le strutturali difficoltà riscontrabili nelle rilevanti aree interne della nostra Regione, in cui il fenomeno dello spopolamento, anche in relazione ai drammatici eventi sismici ed atmosferici, è assai vistoso e in costante crescita, è alquanto comprensibile la nostra preoccupazione rispetto ai nuovi criteri di ripartizione alle Regioni a Statuto Ordinario delle risorse del Fondo Nazionale trasporti.

Pur apprezzando la volontà del Governo di procedere verso una stabilizzazione delle risorse da destinare al trasporto pubblico locale, abbiamo il concreto timore, anche in virtù delle ragioni sopra esposte, che gli obiettivi di efficientamento previsti dall'art. 27 del Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 concernenti in modo particolare l'incremento dei proventi complessivi da traffico e sui quali si determineranno possibili premialità o penalizzazioni in termini di risorse, costituiscano per l'Abruzzo condizioni irrealizzabili, soprattutto nel breve/medio periodo.
L'Abruzzo, come le sarà ampiamente noto, ha già conosciuto nel 2016, insieme ad altre sei regioni a statuto ordinario (collocate tutte nel mezzogiorno del Paese) gli effetti dei nuovi meccanismi di ripartizione delle risorse e che si sono tradotti in una penalizzazione di circa 8 milioni di euro a cui il Governo regionale ha dovuto rimediare tagliando i servizi e aumentando le tariffe.

Una misura resasi necessaria nonostante l'Abruzzo si sia reso protagonista nel 2016 e in poco tempo di un importante processo di riforma consistente nell'aggregazione di aziende che operano nel settore del trasporto pubblico locale, operazione peraltro portata a compimento senza alcuna forma di incentivo e che di fatto, ha anticipato gli indirizzi del governo nazionale.

In aggiunta ci permettiamo altresì di avanzare richiesta affinché vi sia la massima trasparenza ed accessibilità dei dati economici e trasportistici che le singole aziende di trasporto pubblico locale nonché le aziende esercenti servizi ferroviari di interesse regionale e locale, trasmettono telematicamente all'Osservatorio e con i quali si determinano eventuali penalizzazioni o premialità in termini di risorse da attribuire alle singole Regioni.

Con l'auspicio che questa nostra nota venga assunta nella giusta considerazione al fine di rilanciare il trasporto pubblico locale la cui qualità rappresenta per i cittadini dei nostri territori una leva di sviluppo locale irrinunciabile, Le porgiamo distinti saluti.

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